Quadro clinico
Papa Francesco, l'infezione polimicrobica delle vie respiratorie? Cosa rischia il Pontefice
"Il Santo Padre continua ad essere apiretico e sta proseguendo la terapia prescritta. Le condizioni cliniche sono stazionarie". Lo fa sapere il Vaticano aggiornando sulle condizioni di salute del Papa ricoverato al Gemelli da quattro giorni. nche dopo il nuovo aggiornamento sulle condizioni di salute del Papa, ricoverato al Gemelli da quattro giorni, non ci si sbilancia su una data di dimissioni dall’ospedale. Stamani in un nuovo aggiornamento del bollettino medico si è capito che la degenza sarà più lunga del previsto. Annullata ovviamente l’udienza generale del mercoledì, il Pontefice non ci sarà nemmeno domenica a celebrare il Giubileo dei diaconi.
Può avere molteplici cause, sintomi, terapie e prognosi, ma in generale l'infezione polimicrobica delle vie respiratorie, di cui è affetto Papa Francesco, è causata dalla presenza simultanea appunto di due o più microrganismi patogeni nel tratto respiratorio: possono essere batteri, ma anche virus o funghi. Organismi aggressivi che possono anche interagire tra loro, complicando il quadro clinico e anche il relativo trattamento. Molteplici i contesti clinici, come detto, dove si può avere un'infezione polimicrobica: polmoniti, Bpco (broncopneumopatie croniche ostruttive), infezioni fungine, ma anche virali (come Covid o influenza) che possono portare a loro volta a sovrainfezioni batteriche.
A favorire questo tipo di infezioni complesse c'e' l'eventuale condizione di immunosoppressione, come nei pazienti sottoposti a terapie oncologiche, o anche, come probabilmente nel caso del Pontefice vista la fragilita' respiratoria, a cure a base di cortisone. Il bollettino della Santa Sede non specifica se l'infezione è alle alte o alle basse vie respiratorie, tuttavia in genere i sintomi di un'infezione polimicrobica delle vie respiratorie possono andare dalla febbre persistente alla tosse, fino a difficoltà respiratorie, dispnea e astenia.
Per diagnosticarle, come fatto al Gemelli, si devono eseguire esami microbiologici in grado di individuare i microrganismi responsabili dell'infezione, oltre a radiografie e tac per verificare eventuali polmoniti. Una volta circoscritto il campo d'azione si ricorre a una terapia antibiotica specifica, spesso anche a più antibiotici combinati, se necessario via flebo: in questo caso sono necessari almeno 8-10 giorni di terapia. Nei casi più seri può rendersi necessario un supporto ventilatorio.