Scatenato
Cinque Minuti, Bruno Vespa furioso in difesa di Meloni: "Tutti sanno, di tutti i partiti"
Il caso Almasri arriva in tutto il mondo. La notizia della premier, Giorgia Meloni, e dei suoi ministri iscritti nel registro degli indagati era anche sulla prima pagina del Financial Times, una circostanza che ha fatto infuriare la presidente del Consiglio. "Mi fa andare ai matti", ha tuonato alla vigilia. Dunque l'affondo contro la magistratura: "Se vogliono governare, si candidino".
Già, perché tutta questa storia puzza di bruciato, sembra il solito trappolone ordito dall'asse sinistra-magistratura: tempismo sospetti, velocità fulminea, il pm anti-Salvini e l'uomo di Romano Prodi. Troppi fattori che permettono di inquadrare subito la vicenda per quello che, probabilmente, è: un agguato all'esecutivo.
Una manovra talmente sfacciata da far sbottare anche Bruno Vespa, il tutto nel suo Cinque Minuti, la striscia quotidiana che conduce su Rai 1 dopo il Tg1. Il giornalista e conduttore di Porta a Porta passa all'attacco al termine della puntata di giovedì 30 gennaio, dove gli ospiti erano il "verde" Angelo Bonelli, scatenato contro Meloni e governo, e Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia.
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Già, dopo aver ascoltato gli sproloqui di Bonelli, anche Vespa non ne può più. E dunque, ecco come chiude la trasmissione, la chiude con queste parole: "Tutti sanno, di tutti i partiti, che in ogni Stato si fanno delle cose sporchissime, anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale. Questo avviene in tutti gli stati del mondo. Adesso Stefano De Martino ed Affari Tuoi". Cala il sipario. Raramente si è visto un Bruno Vespa così scatenato.