Salire in cattedra
Meloni indagata, Massimo Cacciari: "Il miraggio folle in cui Schlein e sinistra non devono cadere"
"Da Berlusconi non è cambiato nulla! È un potere politico debole che si sente costantemente sotto attacco della magistratura. Che si sta indebolendo pure lei": Massimo Cacciari lo ha detto in un'intervista a La Stampa in riferimento al modo in cui la premier Giorgia Meloni ha reagito alla notizia di essere finita sotto indagine della Procura di Roma per il caso del generale libico Almasri. Insieme a lei, sul registro degli indagati, ci sono finiti anche i ministri Nordio e Piantedosi e il sottosegretario Mantovano. Le accuse nei loro confronti sono favoreggiamento e peculato. Quella della Procura, secondo Meloni, sarebbe solo una mossa per attaccare il governo. E a tal proposito il filosofo ed ex sindaco di Venezia ha spiegato che "siamo al solito refrain italiano: ogni volta che un politico viene indagato, salta fuori la denuncia degli straordinari poteri della magistratura".
In ogni caso, secondo lui il governo non rischierà nulla. E ha aggiunto: "Spero che l’opposizione, Schlein e gli altri, non cadano nel miraggio folle di cambiare la situazione politica per via giudiziaria". Secondo lui, finora l'opposizione non ha fatto altro che inseguire: "Invece di dire la sua con chiarezza sulla riforma della giustizia, di affrontare con durezza il tema garantistico nel sistema giudiziario, continua a inseguire". In generale, invece, sulla vicenda Almasri ha detto: "Mi sembra una faccenda un po’ sporca da tutti i punti di vista". E ancora: "Ritengo che ci sia stato un gioco da parte di altre autorità di polizia nello scaricarci questo criminale che girava per l’Europa da parecchio tempo. Dopodiché, le autorità italiane hanno affrontato la grana com’era prevedibile".
In tutto questo, comunque, non c'entrerebbe alcuna questione morale: "La questione è una politica che non riesce ad affrontare le riforme e dà la colpa a un complotto della magistratura". Infine, sull'intenzione della maggioranza di ridurre il peso delle correnti, il filosofo ci è andato giù pesante: "È una dichiarazione di lotta politica! Vogliono un Csm condizionato dal potere politico? Che lo dicano! Tutto questo copre completamente i problemi essenziali della giustizia: le sedi, la mancanza di personale, da cui derivano tempi inaccettabili. E poi la situazione carceraria: quello è il vero scandalo, ma lo hanno visto il Papa che apre la Porta Santa in carcere? E invece di affrontarlo abbiamo un governo che è preso da una bulimia punitiva".