Caso Ramy
Bonafè-Cruciani, è lite: "Diversa idea di sicurezza", "Ma se lanciavano pietre contro gli agenti"
Botta e risposta sul caso Ramy. Accade a 4 di Sera, dove Simona Bonafè e Giuseppe Cruciani non se le mandano a dire. Complice la relazione dei vigili, secondo cui l'auto dei carabinieri e lo scooter del 19enne egiziano non si sarebbero toccati nell'istante in cui il ragazzo ha perso la vita. "Un brutto segnale", lo ha definito il sindaco di Milano Beppe Sala, trovando d'accordo anche la deputata dem ospite di Paolo Del Debbio. "È singolare che ci sia questa idea che la sinistra sia contro le Forze dell'Ordine solo perché abbiamo un'idea differente di sicurezza", attacca Bonafè mentre Cruciani ricorda che "si tratta del capo del Pd in Lombardia".
Per la dem, infatti, il Pd punta a migliorare la sicurezza in un'altra maniera. Come? "Non solo aumentando le pene e presidiando i territori". Ma il conduttore de La Zanzara non ci sta e, indicando i ragazzi di Torino che hanno protestato con violenza per la morte di Ramy, replica: "Quelli erano a volto scoperto e lanciavano pietre e oggetti nei confronti della polizia impotente".
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Ma Bonafè tira dritto: "Abbiamo un'idea diversa di sicurezza, Invece di tagliare soldi ai comuni per le politiche di solidarietà...". "Che non c'entrano nulla con la sicurezza", tuona ancora Cruciani convinto che "andare a rintracciare con il Var, come si farà nell’inchiesta, un’eventuale responsabilità anche minima di due carabinieri che magari invece di accostare all’ultimo secondo hanno colpito i due ragazzi è un esercizio che distrugge l’autorità delle forze dell’ordine". Il motivo? "Consiglierà ai prossimi che fanno un inseguimento, ‘ma chi me lo fa fare’ se devo passare dei guai".