La docente

Donatella Di Cesare, altro sfregio a Meloni: il bacio con Benito Mussolini

Un sabato di ordinari cortei. A Roma, ieri 14 dicembre, la sfilata contro il decreto Sicurezza. Qualche disordine, un supermercato vandalizzato e petardi contro l'ambasciata tedesca. In piazza anche esponenti di spicco delle opposizioni, tra cui Giuseppe Conte, così come Elly Schlein - non presente fisicamente - si è schierata con i manifestanti. E ancora, tra i volti noti, ecco Valerio Mastandrea e anche Donatella Di Cesare, la controversa docente della Sapienza di Roma, spesso in tv a sparare ad alzo zero contro il governo.

Il corteo si è "distinto" per una gigantografia di Giorgia Meloni e Benito Mussolini che si baciavano in bocca. Chiarissimo il messaggio: il premier è fascista. Un tarlo da dischi rotti, un ritornello stantio. Una discreta vergogna, insomma, il "flirt" della leader FdI con il Duce. E ancora, lo striscione "A tutto regime" a rendere il quadro ancor più esplicito. Secondo i manifestanti, insomma, saremmo in una sorta di stato di Polizia, il tutto perché il governo ha scelto di inasprire le pene per chi commette violenze durante cortei e manifestazioni.

 

 

Ecco, il punto è che quella gigantografia, il bacio tra Giorgia Meloni e Mussolini, è stato orgogliosamente rilanciato sui social proprio dalla Di Cesare: ha infatti pubblicato una foto della manifestazione che ritraeva proprio quell'immagine. Insomma, la professoressa e volto televisivo mostra di condividere in pieno quel messaggio. Certo non stupisce, da parte della Di Cesare, i cui toni sono sempre aspri, estremi. Ma la scelta di rilanciare quell'immagine fa riflettere, sia sul personaggio sia sul suo ruolo di docente: come si può condividere il significato di quel bacio, senza essere in cattiva fede?