A Otto e mezzo

Ruffini, Italo Bocchino: "Perché è perfetto per la sinistra"

"Dice che ha interpretato il suo ruolo come servitore delle istituzioni e non di una parte. È questa in fondo la sua grande colpa?": Lilli Gruber lo ha chiesto a Italo Bocchino nello studio di Otto e mezzo su La7, riferendosi all'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che nelle scorse ore si è dimesso dal suo ruolo. "No - ha risposto il direttore editoriale del Secolo d'Italia - il suo grande merito è quello di essere stato un grande servitore dello Stato, poi a un certo punto è trapelato da un suo intervento a un convegno che è tentato dalla politica. Ha detto: non possiamo solo essere degli osservatori a un convegno. Si parlava di politica e di come federare i cattolici". 

"Ma oggi ha smentito" la sua discesa in campo, è intervenuta la conduttrice. E Bocchino ha replicato: "Come tutti i centristi si smentisce fino al momento in cui non si deve entrare in campo, secondo me. Il tema qual è? Ruffini se vuole fare politica, fa una cosa utilissima alla società. Io penso che Ruffini abbia negato quel che pensa, cioè che voglia candidarsi alle elezioni e provare ad avere un ruolo politico". In ogni caso, secondo Bocchino, non è proprio un male se l'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate decide di candidarsi: "Vuole fare politica? Ben venga. Tra l'altro, se la fa a sinistra è perfetto perché il capo degli esattori leader del centrosinistra sarebbe la perfezione e un gol a favore della destra".

 

 

 

Infine sulle critiche di Ruffini al governo in tema di evasione, il giornalista ha sottolineato: "Che lui critichi il governo sull'evasione, nel momento in cui il governo Meloni nel suo primo anno di attività piena, il 2023, fa il record storico italiano della lotta all'evasione... C'è qualcosa che non va". 

"Capo degli esattori leader del centrosinistra? Perfetto": Bocchino a Otto e mezzo, guarda qui il video