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Maurizio Gasparri contro gli insulti di Elio Germano: "Gigantesche sciocchezze, che pena"

Ci mancavano gli attori. Artisti e artiste italiane si sono appellati a favore della manifestazione nazionale del 14 dicembre a Roma contro il ddl Sicurezza. Il decreto che dopo aver ottenuto l’approvazione alla Camera, attende il voto al Senato. Tra questi c'è Elio Germano. Il protagonista di Berlinguer - La grande ambizione definisce il testo "un attacco ai diritti umani, perché va a colpire con repressione e carcere i pilastri stessi della democrazia". Ossia, "la partecipazione, l'espressione del dissenso anche sotto forma di conflitto sociale". E ancora: "È evidente come l'intento del governo sia intimidire, replire e punire chiunque". Insomma, una valanga di critiche alle quali risponde a tono Maurizio Gasparri.

"Elio Germano ha detto una serie di gigantesche sciocchezze in riferimento al disegno di legge sulla sicurezza - tuona il senatore di Forza Italia -. Propaganda una manifestazione che contesta pericoli irreali". D'altronde, aggiunge, "nel nostro Paese si è sempre garantito e si continuerà a garantire il diritto di manifestare. Si contrasta la violenza. Tutta la serie di illegalità che evidentemente per Germano sono possibili e ammissibili".

 

 

Per Gasparri l'attore "ha interpretato un ruolo da comunista in un film e, ormai prigioniero di quel personaggio, parla a ruota libera. Sono le persone come Elio Germano che, dicendo cose non vere, alimentano la disinformazione, che colpisce la coscienza di giovani che poi spesso si comportano nella maniera che vediamo nei confronti delle Forze di polizia. I cattivi maestri come Elio Germano sono davvero negativi. Si ergono a predicatori di verità che tali non sono. Che pena".