Controcorrente
Rampini sbugiarda la sinistra: "Fino a quando vi andava bene Elon Musk"
"Io non sono così negativo su Elon Musk". In collegamento con PiazzaPulita su La7, il corrispondente dagli Stati Uniti per il Corriere della Sera Federico Rampini ha il coraggio di andare controcorrente e rompere la narrazione progressista, americana e italiana, sul miliardario nato in Sudafrica ma trapiantato negli States.
Mister X è entrato ufficialmente nello staff di Donald Trump ma già per il suo appoggio al tycoon durante la campagna elettorale per le presidenziali era diventato il nemico pubblico numero 1 della sinistra, che vedeva in lui la demoniaca sintesi di potere economico e mediatico, a cui sia aggiunge ore quello politico.
"Voglio introdurre questi elementi di contraddittorio - esordisce Rampini -. Fino a quando Musk sosteneva e finanziava Obama e Hillary Clinton, perché lui fino all'altro ieri era democratico, andava benissimo ed era considerato un genio industriale celebrato da tutti. Da quando è passato dalla parte sbagliata, l'abbraccio con Trump, è diventato improvvisamente il genio del male: tutto ciò che fa è sbagliato, anche nel campo spaziale".
"Musk è un personaggio ambiguo, controverso - prosegue Rampini -, ma ricordiamoci il presidente-icona dei progressisti, il democratico John Kennedy. Per vincere la sfida dell'allunaggio contro i russi, non esitò ad affidarsi a un ingegnere nazista, Wernher von Braun, il padre della Nasa, che mandò gli americani nello spazio".
"Quando sento parlare di monopolio di Elon Musk nello spazio, attenzione: quel monopolio glielo ha regalato un'altra azienda, la Boeing, protagonista di un disastro di inefficienza e cattiva gestione ai limiti della criminalità. Nessuno gli ha consegnato il monopolio: Musk se l'è guadagnato lui perché è molto più bravo degli altri".