Palla di vetro
Paolo Mieli ribalta il quadro sul M5s: "Conte o Grillo? Nessuno dei due". Ecco il futuro leader
Il Movimento 5 Stelle ha silurato Beppe Grillo. Con una votazione all'Assemblea Costituente, i grillini eliminano il ruolo del garante. In testa alla rivolta Giuseppe Conte. È stato lui - spiega Paolo Mieli a L'Aria Che Tira "ad aver schiacciato Grillo e subito c'è stata grande ovazione". Però, è il retroscena del giornalista, "ognuno di loro ha paura e dice 'ma avremmo fatto bene?', 'non è che abbiamo esagerato?'".
D'altronde l'attuale leader pentastellato "si era presentato diversamente": "Nel 2018 si era presentato come un tontolone, uno pescato così, un trovatello. Durante il primo governo sembrava così". Quanto alla natura del Movimento - ne è certo Mieli - "questa era già cambiata. L'aria del vaffa è una cosa del grande passato. I Cinque Stelle sono cambiati con Luigi Di Maio, su questo sono tutti d'accordo".
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Ospite di David Parenzo, l'editorialista del Corriere della Sera si sbilancia e fa il nome della "donna del futuro". Ossia Virginia Raggi. "Però - interviene subito il conduttore di La7 -, lei non è proprio contiana". "Serve a rappresentare una cosa che tiene insieme due anime", precisa Mieli delineando il ruolo della fu sindaca di Roma. La riprova? "Alle prossime elezioni politiche ci saranno due donne che competono, ti pare che si presentano lì con Conte?". Lui al massimo "potrà essere un candidato buono per la presidenza del Consiglio". In ogni caso il fondatore non si arrende e, all'indomani della votazione, ha annunciato il ricorso. "Estremo tentativo sabotaggio, tra qualche giorno torneremo a votare", ha promesso Grillo inviando un chiaro avvertimento all'avversario.
Qui l'intervento di Paolo Mieli a L'Aria Che Tira su Conte, Grillo e M5s