Ah sì?

Giovanni Floris confonde speranze e realtà: "Giorgia Meloni ha deluso tutti"

Eccoci nel salottino di Lilli Gruber. Siamo a Otto e Mezzo, la trasmissione in onda su La7, la puntata è quella di giovedì 21 novembre. Al centro del dibattito la manovra, il governo e Giorgia Meloni. E come spesso accade è un assedio quasi a senso unico.

Tra gli ospiti in studio, e per certo il più scatenato, ecco Giovanni Floris, conduttore sempre su La7 di DiMartedì, un talk che di settimana in settimana è sempre più connotato politicamente, sempre più rosso. Interpellato sulle critiche alla manovra e sullo sciopero generale indetto da Maurizio Landini, ecco che afferma: "Io non limiterei il problema ai sindacati, abbiamo avuto a criticare la manovra i medici, i commercialisti, i professionisti. Poi ci sono state le istituzioni, Bankitalia, Confindustria. Diciamo che la manovra è criticata da più parti", premette. 

E la manvora è stata criticata, riprende, "per due motivi. Uno politico: Meloni e la maggioranza di destra hanno promesso tanto a tutti e ora stanno deludendo tutti, in mezzo hanno messo uno contro l'altro. Però dimenticando che una persona non coincide con la categoria in cui lavora. Una persona può essere deluso come utente dei trasporti, come stipendiato dallo Stato, come malato che chiede una visita. Quando Meloni dice che sono i sindacati, non colpisce il suo avversario, perché il suo avversario ha tante facce, dal momento che questa manovra aumenta tante tasse", rimarca Floris.

 

Insomma, affermazione un poco azzardata: secondo Floris, infatti, Meloni sta "deludendo tutti". Eppure, carta canta, sondaggi su orientamento di voto e fiducia la pongono sempre prima, per distacco. E ancora i dati di cui dispone sono nettamente superiori rispetto a quelli che le valsero il ruolo di premier dopo le elezioni politiche del 2022. Già, il consenso continua a salire dopo due anni di governo, fatto più unico che raro. Eppure, per mister DiMartedì, "delude tutti": forse più una speranza che una considerazione.

In ogni caso, chiosa: "Il suo ricorso a categorie ideologiche - il sindacato mi attacca, i giudici mi attaccano, i medici non vogliono lavorare - non copre lo spettro politico", conclude Giovanni Floris.

Otto e Mezzo, qui l'intervento di Giovanni Floris