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Usa 2024, Massimo Giannini: "Ho fatto un sogno, piegare il criminale". Sbertucciato da mezza Italia

"I had a dream. Ho sognato che il 5 novembre Kamala Harris stravinceva le presidenziali americane": lo scriveva Massimo Giannini, ex direttore de La Stampa, in un editoriale su Repubblica il primo agosto 2024, poco più di tre mesi fa. Alla luce dei risultati delle presidenziali di oggi, mercoledì 6 novembre, con Donald Trump che ha battuto pesantemente la candidata dem, si potrebbe consigliare a Giannini di mettere da parte le arti divinatorie, a quanto pare non proprio il suo forte.

Il racconto di Giannini, poi, andava avanti così: "Ho sognato che The Brat (il suo album preferito, di Charli XCX) schiantava di brutto The Donald, il tycoon miliardario condannato con 34 capi d’imputazione, evasore di tasse, corruttore di uomini e molestatore seriale di donne. Tipo Biden nel 2020, che bello pimpante e non ancora 'deficiente' batté il 'delinquente' con il record di voti popolari della storia americana". L'editorialista spiegava anche che "nei miei anfratti onirici godevo soprattutto per il trionfo di Kamala tra la gente comune, che nel mio subconscio riabilitava quello sconfinato Paese di sciamani frustrati e suprematisti bianchi". Si può immaginare, quindi, che il godimento sia rimasto confinato al mondo dei sogni, vista l'attuale e netta affermazione del tycoon. 

 

 

 

Il giornalista scriveva che sarebbe stato addirittura "magnifico" se la ex procuratrice della California fosse riuscita a piegare “il criminale”. Per lui, l'unica speranza era rappresentata da Kamala. Per non far finire "la povera Europa schiacciata come un gatto in tangenziale", secondo Giannini sarebbe stato meglio se Trump fosse tornato "a godersi i suoi soldi e la sua pensione nel faraonico ranch di Mar-a-Lago". Peccato invece che la prossima residenza del tycoon sarà proprio la Casa Bianca. L'editorialista era arrivato addirittura a riconoscere un'incompetenza di fondo della Harris, ma aveva comunque continuato a sostenerla convintamente: "Kamala è donna, è nera, non è la più brava di tutti. Lo dicono persino i suoi supporter democratici. Ma ho sognato che c’è ancora tempo. E ho sognato pure che la funzione sviluppa l’organo: se la butti nella mischia, imparerà a starci in mezzo". Valeva tutto, insomma, pur di non far tornare Trump al potere.

 

 

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