Sfide
Usa 2024, Maurizio Molinari: "Chi è in vantaggio tra Kamala e Trump", la soffiata (e un pesante sospetto)
Urne aperte. Febbre da voto negli Stati Uniti. Il duello per la Casa Bianca è serratissimo e, soprattutto, profondamente incerto. Il verdetto, forse, domani, mercoledì 6 ottobre: la spunterà Kamala Harris oppure Donald Trump? La verità è che non ci resta che attendere, aspettare, chi può vivere la notte elettorale in diretta.
Per certo, la sfida a stelle e strisce riempie il dibattito, politico e mediatico. Se ne parla anche a Omnibus, il programma del mattino su La7, dove a dire la sua c'è l'ex direttore di Repubblica, Maurizio Molinari. "È assolutamente così", premette confermando che si deciderà molto, moltissimo in Pennsylvania. "Interessante il fatto che Kamala Harris sia andata ad Allentown, una delle contee della Pennsylvania dove è più alta è la percentuale di portoricani, proprio per sfruttare al meglio la gaffe del comico repubblicano che durante l'evento di Trump ha definito spazzatura Portorico".
E ancora: "L'estensione territoriale dei sette Stati in bilico è una delle chiavi di lettura della giornata elettorale di oggi. Questo perché se è vero che dall'inizio del 2000 tutte le campagne elettorali hanno avuto degli Stati in bilico, in media erano due o tre. Oggi sono sette: questo cambia le dimensioni del fenomeno e il numero di elettori coinvolti. Se all'estensione territoriale aggiungiamo i voti per posta, ci dice come siamo di fronte a una situazione senza precedenti: una grande partecipazione, un grande entusiasmo negli opposti campi e al tempo stesso un'estensione del bilico decisivo ai fini del risultato finale molto ampia, anche qui senza precedenti".
Nel dettaglio, sul voto per corrispondenza, Molinari aggiunge: "Io credo che il numero senza precedenti del voto postale, pari a 80 milioni di schede, indica che anche i repubblicani in questo caso hanno scelto questa strada. Quindi qui c'è un elemento a favore di Trump. Ma attenzione, perché le indicazioni di chi ha votato per posta dicono che il 10% in più è donna, dato che suggerisce che al momento Kamala Harris sia in vantaggio". Convinzione oppure speranza?