Convinto lui...
Otto e Mezzo, Bersani su Vasco Rossi: "È un sismografo". Perché rimedia una figuraccia
Sulle parole di Vasco Rossi, sull'attacco al governo Meloni, a sinistra ci si continua a sguazzare. Già, occasione troppo ghiotta. E così, ecco che a distanza di giorni, il tema continua a riempire il dibattito anche nello studio di Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7. La puntata in questione è quella di luendì 4 novembre dove, ospite in studio, c'era Pierluigi Bersani.
"È stato attaccato dai politici e anche dai giornalisti di destra, per il post in cui ha ricordato il padre in cui ha scritto che i fascisti sono tornati, lupi travestiti da agnelli. Cosa la ha colpito di tutto questo?", chiede la Gruber a Bersani.
Ed ecco che il presunto smacchiatore di giaguari replica tirando in ballo la replica di Federico Mollicone, esponente di FdI, replica tagliata ad arte e strumentalizzata dalla sinistra. E afferma: "Ho sentito la replica di Mollicone, presidente della Commissione cultura. Io preferisco i confronti alla pari: o fanno Mollicone presidente della Commissione cultura del Senato o Mollicone si esibisce a San Siro con la sua band. Come si permettono? Un cantante rock ha detto la sua. E gli arrivano tutti addosso con dei camion", la spara Bersani, tra il battutista e l'ipertrofico. E come se il rocker di Zocca fosse stato vittima di una specie di linciaggio.
"Io sono sicuro di una cosa - riprende l'ex segretario del Pd -: Vasco è un sismografo, lo è sulla enorme comunità che ha messo insieme in tanti anni. E se dice una cosa così, proprio per la sintonia profonda che ha con questo mondo che attraversa da generazioni, significa che quel mondo lì inizia a rompersi le scatole. Ed è un mondo piuttosto significativo. La leggano così, invece di aggredirlo", conclude Pierluigi Bersani. Insomma, Vasco Rossi dipinto come una sorta di oracolo. Anzi, un sismografo che secondo il piddino indicherebbe che la gente è stufa di questo governo. Sismografo, sondaggi alla mano, probabilmente fuori uso...