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Sara Kelany contro Report, la gaffe di Ranucci: "Come ha chiamato la sorella di Giuli"

"La furia cieca di Report contro Fratelli d'Italia e il governo Meloni fa prendere un altro clamoroso abbaglio a Sigfrido Ranucci". A puntare il dito contro il giornalista di Rai 3 che ha annunciato il nuovo servizio-bomba, questa volta contro Antonella Giuli, sorella del ministro della Cultura Alessandro, è Sara Kelany, deputata di Fratelli d'Italia e componente della commissione di Vigilanza Rai.

Sui social, Ranucci ha accusato la sorella di Giuli di essere stata assunta come dipendente della Camera dei Deputati ma di lavorare nel tempo libero per Fratelli d'Italia. "In uno sconclusionato post - sottolinea la Kelany riferendosi allo stesso giornalista e conduttore di Report - prova a difendere la pseudo inchiesta su Antonella (sì, si chiama Antonella, non Alessandra..) Giuli". Una gaffe, forse un lapsus, passato sotto silenzio.

 

 

 

Ranucci, prosegue l'esponente meloniana, "arriva addirittura a sostenere che la sorella del ministro farebbe attività politica. Quando accompagnare un esponente politico, un'amica, nelle sue uscite pubbliche equivarrebbe a fare attività politica? Qualcuno spieghi a Ranucci, conduttore del fu programma d'inchiesta Report, le basi, ovvero qual è la differenza tra fare politica e accompagnare una persona che fa politica". 

 

 

 

"La mia solidarietà ad Antonella Giuli, finita incolpevolmente nel tritacarne mediatico attivato da chi, in luogo di fare giornalismo, ha deciso sì di fare politica, nel modo più becero, scavando nella vita privata e nello spazio più intimo delle persone", conclude Kelany. 

La deputata è una delle tante voci levatesi da Fratelli d'Italia in difesa della sorella del ministro. "Ancora una volta assistiamo a un attacco mirato e spietato, una vera e propria character assassination, contro chi viene considerato nemico politico - sottolinea per esempio Elisabetta Gardini, vicecapogruppo di FdI a Montecitorio -. Il servizio annunciato di Report su Antonella Giuli è un chiaro esempio di questo pseudo giornalismo a tesi. La cosa più ignobile è che una madre si senta costretta a parlare delle difficoltà di un figlio per difendersi da quello che è un vero e proprio linciaggio. Gravissimo che tutto questo avvenga con il denaro pubblico".