Accerchiato

Milano, orrore islamico contro Klaus Davi: aggredito, come lo ha salvato la Digos

Klaus Davi è stato aggredito da un gruppo di circa 50 persone mentre si trovava in Viale Jenner, a Milano. Il giornalista e massmediologo stava realizzando interviste e servizi sulle prossime elezioni americane, con particolare attenzione all’orientamento del mondo islamico sul tema. Davi stava facendo delle domande ai passanti davanti alla nota moschea delle zona, quando si è ritrovato accerchiato. 

Secondo quanto riportato, il gruppo avrebbe prima spintonato il giornalista e poi avrebbe cercato di sottrargli il registratore, mentre lui tentava di difendersi. Alla fine, per fortuna, Davi è riuscito a scappare e a trovare riparo in un bar poco distante. Purtroppo, però, i rischi a quel punto non sono finiti: alcuni degli aggressori lo hanno inseguito all’interno del locale, ordinandogli di consegnare la telecamera e il microfono, probabilmente non contenti di quanto Davi aveva ripreso. In soccorso del giornalista sono poi arrivati tre agenti della Digos, intervenuti senza essere stati allertati. Sono entrati nel bar e lo hanno protetto dall'aggressione caricandolo successivamente su un’auto della Polizia per portarlo al sicuro verso casa sua. 

Anche l’auto della Polizia, però, è stata presa a calci e pugni dal gruppo di aggressori, alcuni dei quali, secondo quanto riferito successivamente dagli agenti della Digos, erano armati di coltelli. Davi, fortunatamente, ne è comunque uscito illeso.