Ma dai

David Parenzo, "La vie en rose" contro Carlo Nordio: entra in studio così

Questa mattina L'aria che tira, su La7, inizia sulle note di La vie en rose, della indimenticabile Edith Piaf. Il collegamento con il tema del giorno non è chiarissimo, ma David Parenzo lo chiarirà dopo qualche secondo.

Il conduttore entra in studio, le luci si accendono sugli ospiti e sul video-wall che mostra il ministro della Giustizia Carlo Nordio a cui viene dedicata la canzone. 

 

 

 

"Lasciate, lasciate queste meravigliose note", esordisce Parenzo per poi parlare di Nordio: "Commentando la decisione dei giudici sui fatti di Albania, vicenda di cui parliamo da tempo, ha detto che 'la sentenza della Corte di giustizia europea era complessa e scritta in francese. Probabilmente non è stata capita".

Quindi il padrone di casa si collega al freschissimo nuovo decreto legge varato dal Cdm lunedì sera, sui trasferimenti di migranti e i cosiddetti "paesi sicuri". Nuova trovata scenografica di Parenzo, che si sfila di tasca un braccialetto di gomma, giallo. 

 

 

 

"Il governo alla fine ha deciso che l'Egitto è un paese sicuro. Noi però ci ricordiamo la campagna che per lungo tempo in tanti, giornali, tv e anche protagonisti del dibattito pubblico hanno fatto per la verità su Giulio Regeni. Ce la ricordiamo quella storia perché all'epoca consideravamo l'Egitto un paese diciamo non propriamente liberale e non sicuro. Tant'è che c'era questa campagna, forse ce la siamo dimenticati". 

Guarda qui il video di David Parenzo a L'aria che tira, su La7