Fuori dal coro

Open Arms, Marco Rizzo contro i pm: "Cosa accadrà con milioni di africani qua"

"Non ho dubbi, questo è un processo politico". A parlare non è Giulia Bongiorno, ma Marco Rizzo. Che da sinistra smonta, in poche e fulminanti battute, il can can mediatico e giudiziario il caso Open Arms.

A Palermo l'avvocato difensore di Matteo Salvini, che rischia 6 anni di carcere perché imputato di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio per aver impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 migranti in qualità (all'epoca) di ministro degli Interni, usa più o meno gli stessi argomenti di Rizzo, che invece in studio a L'aria che tira, su La7, sconcerta il padrone di casa David Parenzo.

 

 

 

"Le responsabilità non erano solo di Salvini - sottolinea il fondatore del Partito comunista -, questo è un processo politico". "Ma questo vuol dire che un ministro è sopra la legge", chiede quasi indignato Parenzo. "Sì, un processo politico perché non sono imputati insieme a Salvini quelli che avevano le stesse responsabilità sue, il ministro Toninelli (all'epoca alle Infrastrutture e ai Trasporti, ndr) e il premier Giuseppe Conte". "Però lui ha dato gli ordini", tiene duro Parenzo sostenendo le tesi dell'accusa contro Salvini.

 

 

 

Ma per Rizzo il problema centrale non è tanto il caso Open Arms in sé, quanto la situazione generale. "Bisogna salvare la Patria", prosegue in salsa sovranista. Come? "Rispettando l'articolo 11 della Costituzione, non inviando armi, non applicando sanzioni, non volendo far guerra alla Russia. La patria - prosegue l'ospite - spesso viene coperta da questi fatti che sono propaganda, ma la patria va davvero salvata.  Siamo una società schiacciata, una macedonia governata da elites finanziarie. Se arrivano milioni di africani, come capiterà, noi perderemo pensioni, scuola pubblica, sanità pubblica, i trasporti e governeranno solo le elite che staranno nei club Frecciarossa", è l'immagine apocalittica offerta da Rizzo.

Cosa fare? "Ridare l'Africa gli africani -conclude -. Oggi dico che è un processo politico perché non sono scemo. La mia non è una difesa ma un'analisi, non sono nessuno per difendere o attaccare qualcuno". "Possiamo usare endorsement? Un curioso endorsement?", chiosa Parenzo, visibilmente imbarazzato.

 

Guarda qui il video di Marco Rizzo a L'aria che tira su La7