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Piazzapulita, il delirio di Lagioia su Meloni: "Fascismo? Chi sono i suoi e cosa non può fare"
"Il fascismo e l'antifascismo sono due parole che fanno imbufalire il governo, l'antifascismo è quello che non dichiara la nostra premier. È un fatto grave e lei che risposta si dà a questo ostinato rifiuto a dirsi antifascista di Giorgia Meloni?": Corrado Formigli lo ha chiesto al suo ospite, Nicola Lagioia, a Piazzapulita su La7. "Il fatto che lei non può farlo perché i suoi stanno da quella parte lì - ha risposto lo scrittore -. Io credo che un'evoluzione democratica lei la vorrebbe... La cosa che non viene mai chiarita definitivamente è che l’antifascismo è anche di destra, non soltanto di sinistra. Addirittura c’erano dei monarchici antifascisti. Beppe Fenoglio, il grande scrittore de "Il Partigiano Johnny", votò monarchia al referendum ed era potentemente antifascista".
Lagioia, poi, ha commentato anche il discorso di insediamento del ministro della Cultura Alessandro Giuli: "Mi sembrava abbastanza agitato. Lui è, come molta destra, dibattuto tra due cose: la fedeltà assoluta alle sorelle Meloni e una sorta di complesso di inferiorità nei confronti della sinistra. Uno pensa che la sinistra parla difficile e quindi la scavalca, parlando in modo ancora più complicato. Lui comunque dice che siamo di fronte a una mutazione pesante. La contrapposizione tra destra e sinistra dal punto di vista culturale è una questione superata. Mi sembra che dica - e se fosse così io sarei d'accordo - che l’egemonia culturale è proprio una stupidaggine".
Guarda qui l'intervento di Lagioia a Piazzapulita
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