Tutti contro

Otto e mezzo, Bocchino zittisce la sinistra: "Con il sorriso sulle labbra, è un'operazione verità"

"Con il sorriso sulle labbra". E' quasi costretto a difendersi, Italo Bocchino, perché il suo libro Perché l'Italia è di destra. Contro le bugie della sinistra, presentato un paio di giorni fa a Roma, è già finito "sotto processo" tra i progressisti e il salotto di Otto e mezzo su La7 assomiglia a una Inquisizione. 

Oltre a Lilli Gruber, nei panni dei pm ci sono Massimo Giannini, editorialista di Repubblica, e Michela Ponzani, storica e docente di Storia contemporanea. Entrambi definiscono il volume del direttore editoriale del Secolo d'Italia una "furba impostura", una "lezione di mistificazione", un tentativo di riscrivere la storia. 

 

 

 

Durante la presentazione del volume, il presidente del Senato Ignazio La Russa con la consueta carica "sovversiva" e provocatoria l'aveva buttata lì rivolgendosi a Giuseppe Valditara, anche lui presente: "Caro ministro dell'Istruzione, mi piacerebbe che questo libro venisse distribuito e adottato nelle scuole. C'è scritto che è contro le bugie della sinistra. Ma sarebbe una goccia d'acqua contro le bugie che a scuola la sinistra racconta ai bambini!  Non è un libro di opinione, è soprattutto un libro di dati e di numeri, un manuale, vorrei dire di difesa civile".

 

 

 

"Scherzava?", chiede incredula la Gruber. "La Russa l'ha detto con il sorriso sulle labbra - chiarisce Bocchino -, il libro non vuole essere una riscrittura della storia, intanto perché io non ho i titoli. Era una battuta come per dire: finalmente c'è un libro che fa una operazione verità, vista da destra".

 

 

 

"In tv e sui giornali si racconta un'Italia diversa da quella che gli indici ci raccontano. Si racconta di una destra rozza, ignorante, sporca, caciarona, senza struttura etica che non esiste, che ha vinto le elezioni ed è aderente al popolo italiano. Dico alla professoressa Ponzani: io non mi sono permesso di scrivere che De Gasperi era di destra. Io ho scritto un'altra cosa e cioè che nei tre momenti fondativi di tre immaginarie Repubbliche, le elezioni del 1948, del 1994 e del 2022, gli italiani hanno scelto di non fidarsi della sinistra e di far vincere il centrodestra e la destra. Nel 1948 non c'era la destra come intendiamo oggi, ma la destra intesa come cultura conservatrice, cattolica, patriottica, rappresentata da De Gasperi. E di Natta ho scritto semplicemente che era stato iscritto ai gruppi giovanili universitari fascisti. E che anche Napolitano facesse il fascista in quel momento è un fatto storico".  
 

Bocchino contro Giannini e Ponzani, guarda qui il video di Otto e mezzo