Da Del Debbio

Capezzone inchioda Eleonora Evi: "Siete comunisti? Tutti a casa vostra a occuparla"

"E se gli occupanti andassero a casa di quelli della sinistra accogliente?". A Daniele Capezzone, ospite di Paolo Del Debbio a 4 di Sera, su Rete 4, basta una semplice domanda per zittire la sinistra e smascherare chi, da anni, predica bene e razzola male.

Si parla di occupazioni abusive e la questione, dal piano della sicurezza e della legalità, scivola subito su quello politico. Eleonora Evi, esponente del Partito democratica, fa riferimento a un edificio di prorietà di una multinazionale in viale Sarca, a Milano, occupato "per dare una soluzione a persone che hanno perso la casa". E domanda: "E' più grave questo o una Regione che ha 23mila e 500 case vuote, che tiene vuote e che non fa nulla per risolvere il problema della casa?". Il riferimento della dem è alla Regione Lombardia e la battaglia è la stessa di quella che combatte Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra che, per inciso, una casa Aler l'ha sì occupata, ma per andarci a vivere. 

 

 

 

In studio c'è Capezzone, che replica secco alla Evi e a Paolo Ferrero, comunista di ferro: "Loro sono stati chiarissimi. Se c'è un cittadino che facendo sacrifici paga il mutuo e si compra casa o paga l'affitto o si mette in fila per una casa popolare in graduatoria sono tre sciocchi... Lanciamo un appello, visto che siete tanto buoni. Questa sera andate tutti da Paolo Ferrero ed Eleonora Evi, vi installate tranquillamente perché loro sono accoglienti e vi accoglieranno. E se non vi accoglieranno potrete dire loro: ma che problema c'è? Siete comunisti, c'ho una esigenza sociale, casa vostra è casa mia". Ovazione in studio.

 

 

 

E mentre Ferrero ripete "le vogliamo fare le case per la povera gente invece di questa demagogia?", Capezzone inchioda i presenti: "Siete senza vergogna, percettori di vitalizi, campate di politica da 30 anni, ma smettetela! E dite occupate casa? Ma occupate casa vostra!". E intanto Ferrero si difende: "Io sono in pensione con l'Inps, chiaro?". Mentre la Evi resta in silenzio, con un sorriso amaro stampato sul volto.