Paura

4diSera, Claudia Fusani: "Il 7 ottobre rischiamo la guerra civile in piazza"

Roberto Tortora

Il 7 ottobre si avvicina, data funesta che un anno fa segnò il raid Hamas al festival musicale Supernova, sul territorio israeliano, in cui vennero uccise almeno 1.194 persone fra civili israeliani e militari, e vennero rapite circa 250 tra uomini e donne, catturati e imprigionati in nascondigli dentro la striscia di Gaza.

Il pericolo, a un anno di distanza, è che le manifestazioni di sostegno alla Palestina, non autorizzate, possano trasformarsi in teatro di scontri. Il Viminale, infatti, ha negato l’autorizzazione a manifestazioni ufficiali per motivi di ordine pubblico, sapendo che ce ne saranno due di grossa portata a Roma e Milano. Se ne discute a 4 di Sera, programma di approfondimento e di attualità in onda il sabato e la domenica alle 20:30 su Rete 4 e condotto da Francesca Barra e Roberto Poletti

 

 

 

Tra gli ospiti c’è la giornalista Claudia Fusani, che teme un’escalation di violenza: “Attenzione a vietare le manifestazioni, perché vietandole come avete già capito come andrà. Il 7 ottobre hanno vietato la manifestazione e i sostenitori andranno lo stesso, che cosa facciamo la guerra civile quel giorno? Io vorrei evitare questa cosa, vorrei che le manifestazioni fossero autorizzate e vorrei che in questo Paese si capisse che siamo tutti a favore di Israele, siamo tutti a favore del popolo palestinese, siamo tutti contro il terrorismo di Hamas e di Hezbollah”.

Su X, però, c’è chi dissente dalla Fusani e scrive: “Il 7 ottobre c'è stata una dichiarazione di guerra annunciata attraverso un massacro orribile. Manifestare per la dichiarazione di una guerra a carattere prettamente terroristico assimila i manifestanti ai terroristi stessi”. Oppure c’è chi afferma: "Diciamo a Claudia Fusani che non si possono nemmeno fare dimostrazioni tutte le settimane... soprattutto se sono manifestazioni aggressive pericolose come quest'ultima…”. E ancora: “La Fusani è con tutti, brava, così non scontenta nessuno, ma lei non deve dirci il suo pensiero personale, dovrebbe informare”.