Meloni e Musk, Paolo Perizzi perde il controllo: "Fisiologico dopo l'invito dei camerati"

Non poteva non esserci Paolo Berizzi nella ridda di commenti d'area progressista avvelenatissimi riguardo alla "coppia social" del giorno, quella composta da Giorgia Meloni ed Elon Musk. D'altronde, nella vulgata di Pd e dintorni, la prima è una novella Mussolini, che coltiva il sogno di riportare il fascismo a Palazzo Chigi. L'altro è il dittatore del web, un pazzo amico di Donald Trump e sotto sotto pure di Vladimir Putin, un tiranno che a suon di cinguettii e fake news ha comprato Twitter e lo ha ribattezzato in X per cancellare ogni traccia di libertà dagli smartphone e dai pc. 

La notizia di cronaca è nota: nella notte a New York il patron di Tesla e X ha premiato la premier italiana con il Global Citizen Award, esprimendo tutta la sua stima e l'ammirazione per la leader di Fratelli d'Italia. L'ha definita anche "addirittura più bella fuori che dentro", un apprezzamento bollato dal sito di Repubblica come "scivolone sessista". E Berizzi, che per il quotidiano diretto da Maurizio Molinari ci scrive, aggiunge il carico pesante.

 

 

 

"Che uno come Musk premi Meloni ricambiando l'invito dei camerati ad Atreju mi pare fisiologico - scrive velenoso proprio su... X -. Il punto è la premiata quando racconta che sta dalla parte dei deboli e dei poveri (marketing Garbatella). Ma questo è il grande inganno dell'estrema destra affamata di potere". Ma come detto, Berizzi non è il solo a vomitare livore.

 

 

 

"Che bello ricevere un premio dal miliardario che incita alla guerra civile e sostiene col suo network i leader di estrema destra sulle due sponde dell'Atlantico - chiosa Gad Lerner -. Altro che l'"usuraio Soros" vero? Così la nostra presidente underdog e mai ricattabile si sente con le spalle coperte". Tra le tante voci indignate del Pd, c'è da sottolineare quella di Alessia Morani: "Gli amichetti miliardari si guardano con ammirazione e si ringraziano tanto tanto tanto anche se fanno uso di droghe e ricorrono all’utero in affitto. E’ tutto bellissimo e dannatamente ipocrita".

"Comunque - ribatte da destra il senatore della Lega Claudio Borghi - chi non riesce a vedere che Meloni con Musk, Orban e Wilders a Pontida, significano un cambiamento epocale, vuol dire che è cieco. Si sta costruendo davvero un'alternativa realistica al mondo del pensiero unico della sinistra globale. Volete stare a guardare o esserci?".