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Piroso contro Travaglio: "Fanc***o Grillo? Scendi dalla pedana del karaoke"

Nella guerra intestina del Movimento 5 Stelle, non ci può essere alcun dubbio: tra il fondatore Beppe Grillo e il leader politico Giuseppe Conte, il direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio parteggia per il secondo. Ovviamente, visto che ne è il grande consigliore da tempi non sospetti, da Palazzo Chigi in avanti.

Ma forse proprio per questa eccessiva vicinanza, il direttore esagera e perde di vista la realtà. A tirarlo per la giacchetta è allora Antonello Piroso, ex direttore del TgLa7, che sempre salace e polemico su X gli fa notare qualche dettaglio non secondario sulla parabola politica dei 5 Stelle sotto la guida dell'ex premier.

 

 

 

"Travaglio: fanc***o Grillo, il M5s nel 2022 è stato resuscitato da Conte. Ok. Vediamo i voti", scrive Piroso per poi snocciolare i freddi numeri delle ultime elezioni. "2018: 32,68%, 10 milioni e 734mila. 2022 (dopo 2 governi Conte): 15,43% e 4 milioni e 335mila. 2024, alle europee: 9,98% e 2 milioni e 336mila". Quindi la stilettata al collega: "Forse Marcolino dovrebbe scendere dalla pedana del karaoke alla Barchetta".

 

 

 

Un paio di giorni fa, sul Fatto, Travaglio metteva nel mirino "l'elevato" chiedendosi: "qual è il progetto politico di Grillo?" E dandosi una risposta: "Tra un post e una Pec, nessuno l'ha capito. Cita princìpi irrinunciabili e immodificabili […] che però sono già stati più volte modificati da lui o con lui, quindi sono rinunciabili. Pare (ma questo lo dice la fida Raggi, al terzo mandato ma disponibile al quarto) che non voglia alleanze, ma nella scorsa legislatura avallò quelle con la Lega e col Pd. E meno male, sennò avrebbe buttato nel cesso il 33%". Secondo Travaglio è stato Grillo a "condannare a morte" i 5 Stelle con l'alleanza a sostegno di Draghi e, appunto, fu Conte a resuscitare il Movimento nel 2022.