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Chiara Ferragni, clamoroso in bilancio: "Episodico e temporaneo", torna a galla?
Sono trascorsi nove mesi dal cosiddetto Pandorogate, il celeberrimo scandalo che ha coinvolto Balocco e che ha causato un netto calo per il brand di Chiara Ferragni. Tuttavia, per l'influencer e imprenditrice digitale potrebbe essere finalmente arrivato il momento per tentare il rilancio. Questo anche se la Fenice, la società che gestisce i marchi Ferragni, non ha ancora reso noti i dati finanziari del 2023. Il punto però è che la holding di investimento Alchimia, guidata dal socio Paolo Barletta e proprietaria del 40% di Fenice, ha deciso di mantenere la propria quota di 15,8 milioni di euro all'interno dell'azienda. Il tutto a pochi giorni dalla firma della Ferragni con Goa Organics, start-up che produce cosmetici vegani: per la prima volta una nuova partnership dopo lo scandalo.
Ma tornando alla vicenda-Alchimia, come riporta il Corriere della Sera, citando il collegio sindacale nella relazione di bilancio 2023, la holding ha scelto di mantenere "il valore di iscrizione della partecipazione detenuta in Fenice considerando la perdita di valore sofferta dalla partecipata come episodica e temporanea". Buone notizie, insomma, per la Ferragni.
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La stessa Alchimia aggiunge che "il processo valutativo svolto dall'organo amministrativo per la determinazione del valore recuperabile ha permesso di affermare che le perdite di valore sofferte dalla partecipata non siano strutturali e capaci di intaccarne la consistenza patrimoniale". Ragione per la quale, il cda ha concluso "che non vi siano allo stato attuale indicatori che suggeriscano di procedere a una svalutazione della partecipazione".
Un aspetto delicato, tuttavia, riguarda l'Enpapi, l'Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica, che qualche anno fa aveva sottoscritto dei bond attraverso Alchimia, tramite una società affiliata, la AH srl di Andrea Cuturi. Secondo l'ente, i rappresentanti delle due società "nelle interlocuzioni avute hanno teso a confermare che l'ampliamento del portafoglio e il consolidamento dell'assetto patrimoniale registrato da Alchimia dal 2018 a oggi permettono di beneficiare di una ulteriore e progressiva diminuzione del profilo di rischio del portafoglio stesso". Per il momento, dunque, non emergono criticità, ma - come sottolinea il Corriere - l'ente degli infermieri mantiene comunque un alto livello di vigilanza, anche se si tratta di una piccola parte del loro portafoglio complessivo. Nel frattempo, nel 2023, Enpapi ha raggiunto un record storico con un avanzo complessivo di 18,4 milioni di euro.