Chiaro?

Del Debbio e Open Arms: "Salvini e Mattarella? Con tutta franchezza..."

Roberto Tortora

Il governo italiano è alle prese con il caso giudiziario che vede protagonista il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini, sotto processo a Palermo per il caso Open Arms quando era invece ministro dell’Interno nel 2019. Impedì l’approdo della nave della ong spagnola che aveva soccorso 147 migranti nel mare Mediterraneo in tre diverse operazioni.

Era il tempo del governo cosiddetto giallo-verde, formato dal Movimento 5 stelle e dalla Lega e guidato dall’attuale leader dei cinquestelle Giuseppe Conte. A Fuori dal Coro, talk di approfondimento politico e sociale di Rete4, Mario Giordano consente una riflessione al collega Paolo Del Debbio sul tema, in particolare sulla posizione di Salvini durante questo processo. Dovrebbe sospendere la sua carica? Del Debbio non crede che sia giusto. 

 

 

 

"La reazione di solidarietà del governo nei confronti di Salvini è stata istantanea. Ora io penso, con tutta franchezza, che con tutti i voti che ha preso questa maggioranza che il Presidente della Repubblica ben si guardi dal dare incarichi ad altri, anche perché non c'è motivazione, non c'è voto di sfiducia, non c'è nulla. Dovrebbe farlo in base a che? Alle voci, ai giornali, a quel che dicono i giornaloni? Mi pare difficile con tutta franchezza".

 

 

 

La procura di Palermo ha chiesto, lo scorso 14 settembre, una pena molto severa: sei anni di reclusione per l’attuale ministro dei trasporti, accusato di sequestro di persona plurimo, omissione e rifiuto di atti d’ufficio nel caso Open Arms. Anche su X non mancano gli attestati di solidarietà per Salvini e le accuse, invece, all’ex-governo Conte. C’è chi scrive: “Chiedono 6 anni per Salvini perché avrebbe sequestrato 147 clandestini per 19 giorni. Quanti anni dovrebbero chiedere per chi durante il periodo del Covid ha sequestrato 60 milioni di italiani per più di 2 mesi?”.