L'imprenditore

Briatore, la stoccata contro la pizza napoletana: "Come un chewing gum”

"La pizza non è solo per i napoletani, non l’hanno inventata i napoletani, non è solo per loro": Flavio Briatore, che sta per sbarcare a Napoli col suo Crazy Pizza, si è scatenato ai microfoni di Giuseppe Cruciani a La Zanzara su Radio 24. In particolare, ha detto che "la pizza è un patrimonio Unesco per tutti. Non è che se non è napoletana non è pizza”. E ancora: "In Italia non abbiamo neanche valorizzato la pizza, non c’è un brand al di fuori di Crazy Pizza. E’ tutta gente che ha una pizzeria, due pizzerie, tre pizzerie. Noi le nostre le stiamo esportando fuori dall’Italia”.

L'imprenditore ha anche fornito una sua pagella: “C’è la pizza alta 2 centimetri come quella napoletana, con quel cordone attorno, e quella sottile come la nostra. Quella alta non mi piace, sembra di avere un chewing gum”. Non è tardata ad arrivare la replica del noto pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo, che a Radio Crc ha detto: "La sua è un’altra pizza. Le pizze con l’impasto all’acqua sono un po’ stile ‘scrocchiarella’, tipo crackers. Lui dice che non siamo stati capaci di tutelare la pizza, poiché è stato l’unico che ha esportato. Nel mio caso sono arrivato a superare i 30 punti vendita. Ho aperto dei locali a Tokyo, Miami e ne stiamo aprendo altri a Roma Termini, Pompei e negli Emirati Arabi. Noi abbiamo una storia”.

 

 

 

Sorbillo, poi, si è soffermato sui prezzi: "Il costo di una margherita in media? 6 euro e 50. Briatore la mette a 17 euro, però utilizza anche la notorietà che ha e il suo giro di amici. Bisognerà vedere se Briatore nelle altre città che ha aperto lavora o meno. A Milano io ho otto locali e lui solo uno, perciò non so se lavora tanto oppure no”. E infine la stoccata: "C’è ancora tanto spazio per chi vuole fare pizza, però non è detto che tutto ciò che è schiacciato può essere pizza".