Caso chiuso
Vittorio Feltri vince in tribunale sul grillino De Bonis: "Nessuna offesa ai meridionali"
Non offese i meridionali. Ma, al contrario, fece un discorso di carattere generale e politico. Quindi le sue affermazioni rientrano nel diritto di critica. Vittorio Feltri, fondatore di Libero, è stato assolto oggi, giovedì 12 settembre, in un processo a Roma dall'accusa di istigazione all'odio razziale.
Il direttore editoriale del Giornale era stato denunciato dall'ex senatore del Movimento Cinque Stelle Saverio De Bonis per aver affermato in alcuni talk show e in diversi articoli di stampa: "I meridionali sono inferiori". Oltre che: "Tra Nord e Sud c'è un abisso. Milano è grande e Roma grande immondezzaio di Italia", "Al Sud sono contro le autonomie perché vogliono vivere sulle spalle degli altri". Il Giudice per l'udienza preliminare, Claudio Carini, ha quindi assolto Vittorio Feltri perché il fatto non costituisce reato. Anche il pubblico ministero, Francesco Cascini, aveva sollecitato l'assoluzione.
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Non è la prima volta che Feltri viene accusato per le sue espressioni sui i meridionali. In passato, il giornalista aveva attaccato l'abbigliamento di Ilaria Salis perché, a suo dire, si era presentata all'europarlamento di Bruxelles "vestita come una cameriera di Catanzaro". Questa affermazione aveva indotto il sindaco della città calabrese ad accusare di razzismo Feltri. Poi la stessa penna del Giornale si era poi scusato con Catanzaro, prendendo la frase di Arbasino sulle "casalinghe di Voghera" e ribadendo che non c'era nessuna intenzione di offendere i meridionali.