L'ex toga

Antonio Di Pietro contro Maria Rosaria Boccia: "Basta giocare con le istituzioni"

"Non si gioca con le istituzioni". Qualche settimana fa Antonio Di Pietro, ospite di L'aria che tira, aveva cannoneggiato sulla magistratura e l'opposizione, esprimendo la propria solidarietà ad Arianna Meloni massacrata per le (presunte) pressioni sulle nomine Rai e al centro di altrettanto presunte "manovre a tenaglia", un "complotto" insomma. 

Oggi il tema del giorno è invece il ministro dimissionario della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha lasciato il posto venerdì scorso e anche lui al centro di scenari inquietanti. Maria Rosaria Boccia, l'influencer di Pompei a cui il ministro è stato legato da un rapporto affettivo e che si è vista revocare lo scorso agosto la nomina a consigliera per l'organizzazione dei grandi eventi, ha deciso di vendicarsi pubblicando a scadenza quotidiana post e foto allusivi contro Sangiuliano stesso e il governo, parlando apertamente di un (ex) ministro ricattabile. 

Per questo è diventata un punto di riferimento delle opposizioni, ma Di Pietro, ex magistrato di Mani pulite, è intervenuto nuovamente a L'aria che tira su La7 (con David Parenzo tornato alla conduzione dopo le ferie estive), sbotta: "Chiunque abbia amministrato abbia fatto qualche errore, io al ruolo di giudice degli errori che hanno fatto gli altri non ci sto - premette Di Pietro, in qualità di ex ministro delle Infrastrutture e trasporti nel governo Prodi -. Non voglio parafrasare Craxi, ma chi non ha fatto errori scagli la prima pietra". 

"Questa signora, la dottoressa Boccia, io la rispetto senz'altro. Ma in questo momento se ha qualcosa in mano lo tiri fuori o altrimenti non ci deve marciare perché non si gioca con le istituzioni. Le istituzioni sono una cosa seria a prescindere da Sangiuliano. Questo tira-e-molla, questo dire-non-dire... Alla fine finora cos'ha detto? Niente di particolare o rilevante, se ha qualcosa di rilevante lo dicesse altrimenti finisce soltanto per andare contro le istituzioni e questo non deve essere permesso a nessuno, a mio avviso".

"Detto questo - conclude l'ex magistrato -, è una vicenda che stiamo ingrandendo per sviare l'attenzione su vicende molto ma molto più gravi, che riguardano il rapporto tra giustizia, informazione e politica". Il riferimento, oggi come per il caso Arianna Meloni, è lo scandalo dossieraggio. "Concordo", chiosa una infervoratissima Alessandra Mussolini, in studio.  

Di Pietro a L'aria che tira, guarda qui il video di La7