L'aria che tira

Licia Ronzulli: "Sangiuliano? Chiamiamolo volgarmente Fattore F"

"Come mai? Diciamo che potremmo scrivere un libro e chiamarlo volgarmente 'Fattore F'". Scherza, ma fino a un certo punto Licia Ronzulli, ospite di L'aria che tira su La7. La senatrice di Forza Italia affronta così, con una battuta, la spinosa vicenda del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

La polemica sul caso di Maria Rosaria Boccia, che con Sangiuliano ha avuto una storia finita lo scorso inizio di agosto e che si è vista revocare una nomina a consigliera per l'organizzazione dei grandi eventi inizialmente caldeggiata dal ministro, non si è attenuata dopo l'intervista dello stesso Sangiuliano al Tg1, mercoledì sera. 

 

 

 

Venti minuti in cui l'ex direttore del Tg2 ha chiesto scusa in lacrime alla moglie e alla premier Giorgia Meloni, di aver sì avuto una "relazione affettiva" con la Boccia, ma assicurando di non aver mai fatto spendere un euro di soldi pubblici per pagare viaggi e soggiorni della signorina di Pompei e soprattutto di non averla mai messa al corrente di atti riservati riguardo al G7 di Napoli e relative questioni di sicurezza, contrariamente a quanto assicurato dalla ex, assai vendicativa. 

Sangennaro, insomma, si è infilato in un bel guaio ma la Ronzulli affronta tutto con una certa dose di filosofia: "Ne abbiamo visti tanti di uomini di potere rovinarsi per le donne, non è né il primo né l'ultimo. Clinton, Mitterand, Hollande, in Italia potremmo aprire tanti capitoli". "L'irresistibile fascino delle donne, Fattore Femmina immagino", chiosa il conduttore Francesco Magnani cercando di allontanare subito i sorrisini maliziosi riguardo a quella "F". "Assolutamente", conferma la forzista mentre in collegamento da Bruxelles l'europarlamentare del Pd Pina Picierno sgrana gli occhi, quasi sconcertata. 

 

 

 

"Sul piano privato - prosegue la Ronzulli - esprimo solidarietà alla moglie di Sangiuliano, costretta a vedere i suoi affari personali esposti al pubblico. Sul piano umano, Sangiuliano ha chiarito. Sul piano politico, ha spiegato che non c'è stato peculato e che non sono state utilizzate informazioni riservate, quindi vengono a cadere i motivi di dimissioni". "Forse - conclude la Ronzulli - un ministro deve avere la lucidità e la serenità per operare, e nel caso venissero meno io credo che Sangiuliano sarà la prima persona a tornare dal presidente del Consiglio che a oggi gli ha ribadito la sua fiducia". 

Licia Ronzulli a L'aria che tira, guarda qui il video di La7