Da Del Debbio

4 di sera, Capezzone travolge Bonafè e Fusani: "L'elenco delle amichette dei ministri Pd"

Un "uno contro due" che si risolve in trionfo social. Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero, è ospite di Paolo Del Debbio a 4 di Sera, su Rete 4. Si parla, ovviamente, del tema del giorno: il caso Maria Rosaria Boccia e le dichiarazioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano rilasciate al Tg1. A fargli da contraltare la deputata del Pd Simona Bonafè e la giornalista "d'area progressista" Claudia Fusani.

"Tenderei a escludere che voi possiate mandare a casa il governo - gela subito la Bonafè Capezzone -, anche perché sono gli italiani che hanno mandato a casa voi dopo che stavate al governo per 10 anni". "Con Forza Italia e la Lega", protesta la parlamentare dem. "Sì sì sì va bene, abbiamo capito che avete governato meravigliosamente e avete premi Nobel nelle segreterie", ironizza Capezzone.

 

 

 

"Il tema è di un ministro impresentabile, non la Boccia rossa", lo interrompe la Fusani. "Ma che in trasmissione eri quando prima ho detto cose severe sul ministro e sul suo comportamento prima che tu intervenissi a vanvera?", la rintuzza il direttore editoriale di Libero, che poi riprende il ragionameno.

"Oggi ho contato 180 agenzie. Non posso non constatare che sono 3 giorni che i migliori cervelli della sinistra stanno solo a parlare di Sangiuliano. Capito Bonafè i problemi del Paese?". 

 

 

 

Secondo punto: "Ma tutti quelli che dovevano organizzare la Resistenza, le staffette partigiane, gli Scurati, i Saviano, gli Augias, le Annunziata che stanno ancora con la crema sul naso al mare o in crociera sono stati bruciati sul tempo da Maria Rosaria da Pompei che ora è diventata la vostra nuova eroina".

La vera e seria questione, conclude Capezzone, è un'altra: "C'è da attendersi che nelle prossime ore, anche commettendo un reato, possano uscire chat personali, voi vi sganascerete dal ridere ma non c'è niente da ridere quando succedono queste cose. Tutta la politica, da destra a sinistra, dovrebbe imparare due cose: è finito il tempo della politica segreta e inaccessibile, si sa tutto. Secondo: nell'era dei telefonini, anche se stai con la moglie, con l'amante, il cane o il gatto, dovresti parlare come se fossi davanti a sette telecamere. Però che voi facciate i maestrini e ci spiegate che il Pd è il regno della meritocrazia, che voi siete tutti fenomeni e gli altri degli scappati di casa, viene da ridere. Ti devo fare l'elenco delle amichette del Partito democratico, dei ministri del Pd? Finiamo a mezzanotte, eddai".  

"Nessuno ha il mito della Boccia rossa, non buttiamo la croce addosso a questa donna", protesta la Fusani. "Questa povera donna... una santa!", sorride Capezzone, con la collega che non la prende bene: "Ecco fai il sessista che ti viene meglio". Argomento sempre assai gettonato a sinistra, quando si è a corto di argomenti.