La conduttrice

Licia Colò, "l'incubo accanto a una balena morta": una notte agghiacciante

"Nella notte ci rigiriamo nella tenda. Qualcosa non va. C'è nell'aria un odore nauseabondo, dolciastro, orribile": Licia Colò ha ripercorso un momento particolare di un suo viaggio in Corsica con un suo ex fidanzato. Intervistata dal Messaggero, ha continuato: "Usciamo, ma è buio pesto. Pensiamo: sarà colpa delle alghe". E invece no. "La mattina successiva ci rendiamo conto che abbiamo piantato la tenda a pochi metri dal cadavere di un capodoglio. Ha presente le dimensioni? Fu il colpo di grazia", ha spiegato la conduttrice, che poi ha rivelato di non essere più tornata in quel posto.

"A quel punto abbiamo trovato uno di quei campeggi superfrequentati, iperserviti, roba da turisti standard - ha proseguito la Colò -. Quelli dove non c'è nemmeno un centimetro tra una tenda e l'altra. Le mie velleità esplorative sono state stroncate così: fu il primo grande fallimento di 'Licia avventuriera'". Quel viaggio fu organizzato dalla conduttrice per festeggiare il suo primo rinnovo di contratto nel 1983. "Avevo vent'anni - ha raccontato - e avevo appena cominciato a lavorare in tv. Era successo per caso: facevo la fotomodella a Milano e a un certo punto feci un provino ad Antenna Nord (poi Italia Uno, ndr), una televisione regionale che cercava un'annunciatrice. Avrei dovuto sostituire Gabriella Golia soltanto per un mese, invece mi rinnovarono il contratto. Ero molto felice. Decisi di festeggiare spendendo i primi soldi guadagnati con quel lavoro con un bel viaggio", ovvero "un campeggio nautico".

 

 

 

Dopo varie peripezie a bordo di un gommone, la coppia riuscì a trovare un posto in cui stare, "il paradiso", lo ha definito la conduttrice di Eden: "Una spiaggia enorme. Lunga, larga, vastissima. E per qualche ragione non c'è nessuno. La sabbia, bianca, luccica alla luce del tramonto. È tutto spettacolare. Montiamo la tenda appena in tempo, prima che se ne vada la luce. I problemi sono iniziati col buio". A quel punto, la scoperta di essersi piazzati accanto a una balena morta.