Satira?

Meloni, la vergogna del Fatto in prima pagina: "Che c'entrano i fascisti?"

Come tenere insieme il delirante attacco della sinistra sulle "responsabilità del governo" sulla strage di Bologna e le accuse, sempre della sinistra e altrettanto deliranti, al centrodestra sul caso Carini-Khelif? Semplice, avranno pensato nella redazione del Fatto quotidiano, basta farci una bella vignetta omnibus. Una di quelle che tiene tutto dentro, in una esplosione di livore da record.

E così il direttore Marco Travaglio avrà chiamato una delle sue matite armate, nel caso specifico il solerte Mannelli, per attivare il manganello satirico in prima pagina. Per uno schizzo di fango da antologia.

 

 

 

In prima pagina, un po' nascosta nel pancione ma assolutamente da segnalare, ecco dunque la premier Giorgia Meloni ritratta mentre accarezza amorevolmente un volto anonimo, grigio tendente al nero. "Continuano a di' che siamo stati noi... non è giusto". Si lamenta l'uomo, riecheggiando (e non è un caso) le parole che avrebbe pronunciato la pugile azzurra Angela Carini alle Olimpiadi di Parigi 2024, prima di affrontare la sfidante, l'algerina intersessuale Imane Khelif. Un match, come ormai tutti sanno, l'italiana ha deciso di abbandonare in lacrime dopo neanche 50 secondi, per la delusione, il dolore e la frustrazione, probabilmente gravata dalle polemiche che da diverse ore imperversavano sulla sua rivale. 

 

 

 

Dopo il match la Meloni, che era in visita a Parigi a Casa Italia, l'ha consolata abbracciandola e ha parlato di un confronto "non ad armi pari" contro la Khelif iper-androgina e con un livello di testosterone più alto del normale. Anche per questo, la premier è stata accusata addirittura di omofobia. Non poteva sapere, però, la leader di Fratelli d'Italia, che poche ore dopo a Bologna le avrebbero dato addirittura della "stragista", definendo il suo partito "erede" degli assassini della carneficina del 2 agosto 1980.

Nella vignetta di Mannelli, la Meloni fa proprio riferimento a questo: "Ma 'nfatti! - risponde al suo interlocutore Mister X, che immaginiamo a questo punto essere uno di FdI, che al Fatto equiparano a uno dei terroristi -, che vuoi che c'entrino i fascisti con le stragi fasciste". Un mix di colpi bassi da ridere, se non ci fosse da piangere. 

Guarda qui la vignetta di Mannelli sul Fatto quotidiano