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Generale Vannacci, qua c'è aria di truffa: "Non nel mio nome", cosa spunta in vendita

Nessun sito in vendita. Il generale Roberto Vannacci, interpellato dall'agenzia AdnKronos, sulla vicenda del sito web www.robertovannacci.it, da oggi proposto in vendita con tanto di annuncio in home page, resta interdetto. "Non so di cosa si parla", dice.

"Qualcuno vende un sito che porta il mio nome? Se è legale lo faccia, sicuramente non lo comprerò io e non permetterò che vi si parli in mio nome", aggiunge l'ex capo della Folgore. "Se non è una truffa è un modo forse lecito, ma non eticamente corretto, per lucrare sul mio nome e sulla mia notorietà". 

 

 

 

Nel frattempo, il nome di Vannacci, eurodeputato della Lega e fresco di nomina a vicepresidene del gruppo dei Patrioti per l'Europa di cui il Carroccio è entrato a far parte, è sempre sulla bocca di molti nel centrodestra. "In tutta Europa spira il vento del sovranismo, ma in Italia tutto è fermo e l'unica novità è il grande successo del generale Vannacci alle elezioni europee - commenta non a caso l'ex sindaco di Roma ed ex big di Alleanza nazionale, Gianni Alemanno -. Vogliamo dialogare con lui perché è un soggetto nuovo e vogliamo fare in modo che lui possa essere un interlocutore per questo nuovo progetto":

 

 

 

Alemanno oggi è segretario di Movimento indipendenza e da Orvieto ha parlato della presenza annunciata per domenica 28 luglio del neo-europarlamentare. "Noi parliamo con tutti coloro che credono nella pace, che vogliono il cessate il fuoco e quindi il Movimento 5 stelle in questo è un interlocutore", ha aggiunto parlando della presenza del senatore pentastellato Stefano Patuanelli. "Ma non vuol dire - ha proseguito - che ci siano necessariamente convergenze, noi parliamo con tutti, con Marco Rizzo, con le forze del centrodestra, con la Lega e con Roberto Vannacci, perché vogliamo che emerga un'idea, non semplicemente qualche accordo di potere".