Censura al Tg1?

Michele Serra insulta, Chiocci lo travolge: "Sommo collega, cosa non vede dall'amaca"

Agli insulti di Michele Serra via Repubblica, il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci replica con una lettera a Dagospia, che smonta gli attacchi ricevuti punto per punto. 

Riepiloghiamo: l'editorialista del quotidiano-principe della sinistra salottiera se l'è presa con il Tg1, accusandolo di aver in qualche modo censurato l'affondo di Pier Silvio Berlusconi su Matteo Salvini sulla intitolazione dell'aeroporto di Malpensa al padre, Silvio Berlusconi. 

"Quella del Tg1 è una maniera disonesta di raccontare le cose", tuona Serra. "LaRai, almeno in teoria, non siede in curva. Il Tg1 di Chiocci è un telegiornale militante. Ma ci saranno pure dei giornalisti in stato di veglia in grado di manifestare - si domanda ancora indignato -. Faziosi, capita di esserlo. Ma allora si va a dirigere uno dei tanti quotidiani di destra". 

 

 

 

Chiocci incassa e rilancia: "Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni ma credo ci sia un limite alle offese personali e professionali verso chi scrive e i miei giornalisti", scrive in una lettera aperta a Dagospia.

"L'equilibrio del Tg1 è testimoniato da dati inattaccabili di Agcom e osservatorio di Pavia, dati che certificano l'equilibrio del telegiornale che solitamente si fanno finta di non vedere. Equilibrio, e non militanza, dimostrato dalla correttezza nello spazio concesso ai leader e ai partiti. Ripeto, sono i dati a dimostrarlo e se Serra ci manda una mail glieli inviamo in tempo reale". 

 

 

 

Quindi ricorda a Serra che "nell'edizione delle 13:30 – quindi a ridosso delle dichiarazioni dell'ad di Mediaset – il Tg1 ha riportato le sue frasi tra virgolette, e non una semplice sintesi, proprio sulla vicenda Malpensa", ed è "tornato a parlare della vicenda alle 20 e, un po' come tutte le agenzie e le testate giornalistiche il giorno successivo, ha scelto – è ancora legittimo? – di concentrarsi sul rapporto tra l'ad di Mediaset e la politica, tema sollevato dallo stesso Pier Silvio Berlusconi".

Chiocci cita tutti i riferimenti dei servizi del Tg1 al triangolo Pier Silvio-Salvini-Malpensa e basterebbe questo a chiudere la polemica. Ma il direttore non può esimersi dal rispondere a Serra sul piano personale: "Noi non ci permettiamo di dare giudizi, ma almeno un consiglio al Sommo collega si: prima di parlare di curvaioli provi a dedicare più attenzione al Tg1, scoprirà - da una prospettiva priva di pregiudizi - che facciamo del nostro meglio per garantire equidistanza ed equilibrio in nome e per conto del servizio pubblico. In tutte le edizioni, anche in quelle che dalla sua amaca Serra non vede".