Senza pietà

Generale Vannacci si scatena contro Rackete e Salis: "Bello vederle, avrò il piacere di..."

Non sono passate inosservate nemmeno al generale Roberto Vannacci, neo-europarlamentare della Lega, le debuttanti dell'ultra-sinistra a Strasburgo, Ilaria Salis e Carola Rackete. E il giudizio che l'ormai ex militare regala alle due attiviste antifasciste è sardonico, tranchant, a tratti impagabile. 

"Ilaria Salis non ho avuto ancora l’occasione di incontrarla mentre Carola Rackete mi è passata accanto. Bello vedere tutte queste persone nuove che avrò il piacere di stigmatizzare", gigoneggia il "patriota europeo" Vannacci, in un gustoso dietro le quinte pubblicato da La Stampa. Il generale azzarda paragoni forti (si definisce un novello "Tarzan che si muove di liana in liana" nella giungla di Strasburgo), stringe mani, sorride a tutti.  

 

 

 

"Durante l’Inno alla Gioia che apre la seduta si alza in piedi, applaude il discorso della popolare Roberta Metsola (fra i Patrioti è uno dei pochi a farlo) e si muove fra i corridoi con l’aria di quello che ha già capito come gira il fumo - si legge nel retroscena del quotidiano torinese -. Saluta tutti: corre a stringere la mano a Letizia Moratti e pure al dem Alessandro Zan, con il quale forse condivide giusto l’iniziale del cognome in fondo all’alfabeto e i turni di votazione". Si concede anche una battuta politica: "Oggi iniziamo con le cose semplici, come l’elezione della presidente. Poi quando verranno le cose complicate ovviamente siamo pronti a pugnare". 

 

 

 

A giudicare dalle prime dichiarazioni della Salis, non mancheranno attriti con il campione di preferenze nelle liste della Lega da "indipendente": "Io sono prima di tutto antifascista - ha spiegato la maestra milanese, candidata con Alleanza Verdi e sinistra e accompagnata in aula da mamma e papà - per cui voglio occuparmi di temi sociali e immigrazione. Sto studiando molto".