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Trump, perché Vance può farlo vincere: Rampini, altra batosta per i dem

"JD Vance è una figura molto interessante": Federico Rampini lo ha detto in collegamento con Omnibus su La7, commentando la scelta del vice di Donald Trump, nel caso in cui il tycoon venisse eletto alle presidenziali di novembre negli Usa. "Lui offre tutto quello che manca a Trump - ha spiegato l'editorialista del Corriere della Sera - è giovane, 39 anni contro i 78 di Trump; è uno che ha avuto la capacità di farsi da solo mentre Trump è figlio di papà. Vance viene da quell'America poverissima da cui Trump ha avuto un sacco di consensi; è stato un marine in Iraq mentre Trump da giovane era riuscito a farsi esonerare dal servizio di leva". 

"Vance non è un trumpiano della prima ora, nel 2016 criticava Trump", gli ha poi fatto notare il conduttore. E lui ha sottolineato che "siamo nell'ambito del trasformismo della politica americana, Trump ha avuto comunque il merito di portare con sé uno che aveva espresso giudizi durissimi su di lui". E ha poi fatto l'esempio, non tanto diverso, dell'attuale presidente americano: "Biden si è scelto come vice Kamala Harris, che in un dibattito tv lo aveva accusato apertamente di essere razzista".

 

 

 

Infine, l'esperto ha spiegato che "più della scelta di Vance, il tema che attira la massima attenzione negli Usa è capire se il nuovo clima creatosi dopo l'attentato, se questo indubbio slancio di Trump sarà seguito da una svolta al centro. Bisogna capire se Trump vuole approfittare di questa atmosfera magica per lui per fare un discorso meno di parte, meno estremista, aprendo a temi di unità nazionale",