Il filosofo

Massimo Cacciari stronca la sinistra: "Bella Ciao, ma dopo che si fa? Destinati al nulla"

"Come si può pensare di fare una cosa del genere in Italia? Così il centrosinistra sarebbe destinato al nulla": Massimo Cacciari, intervistato dal Fatto Quotidiano, lo ha detto a proposito del fronte popolare alla francese e quindi dell'ammucchiata di sinistra che ha come unico obiettivo quello di battere la destra. "Possono anche cantare tutti assieme Bella Ciao su un palco, certo, va bene - ha spiegato il filosofo -. Ma dopo, che si fa? Non si può continuare così. Io non voglio certo che governino Meloni e Le Pen, ma una coalizione del genere quanto potrebbe reggere?".

Anche se le forze di opposizione hanno qualche tema in comune, come il salario minimo, resterebbero comunque grandi differenze in materia di politica estera, un tema che Cacciari ha definito "fondamentale per un governo". Da questo punto di vista, secondo lui è "necessario puntare a mediazioni internazionali e lavorare in quella direzione, per arrivare alla pace. Serve un patto tra le parti in causa, che è cosa diversa dal perseguire un pacifismo ideologico".

 

 

 

Sul buon risultato ottenuto da Elly Schlein alle europee, invece, l'ex sindaco di Venezia ha fatto un appunto: "Il Pd è andato bene e i Cinque Stelle male, d’accordo. Però parliamo sempre di un passaggio di voti tra un partito e l’altro: la somma resta quella, gira che ti rigira. La novità rappresentata da Schlein ha pagato, anche se sul risultato del Pd hanno inciso fattori molto occasionali". Netto, infine, il suo giudizio su Carlo Calenda e Matteo Renzi: "Loro non hanno nulla a che fare con qualsiasi accezione di sinistra, con quella prospettiva".