La festa di Sinistra italiana

Ilaria Salis dà buca a Fratoianni, papà Roberto: "Ottimo acquisto, io mi dimetto", cala il gelo

Roberto Tortora

Dopo oltre 16 mesi di arresto in Ungheria e detenzione prima in un carcere di Budapest, poi ai domiciliari, Ilaria Salis ha finalmente ri-varcato il confine italiano ed è tornata a casa.

Liberata in virtù del suo status di immunità europarlamentare, neo-eletta nelle liste di Alleanza, Verdi e Sinistra con 175mila preferenze. La richiesta di scarcerazione era stata depositata dal suo avvocato ungherese, Gyorgy Magyar, subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Avs e venerdì scorso è stata scarcerata dalla detenzione domiciliare.

 

 

La polizia è giunta alla sua residenza ungherese e le ha, così, tolto il braccialetto elettronico alla caviglia. Molto provata da un’esperienza logorante, la Salis non si è concessa ai media al suo rientro in Brianza sabato e non solo, non è intervenuta nemmeno in video-collegamento alla festa di Sinistra Italiana a Milano. 

 

 

A spiegare la sua assenza ci ha pensato, ancora una volta, il padre Roberto, tra le proteste di alcuni presenti: “Non era nelle condizioni. Credo che con Ilaria abbiate fatto un ottimo acquisto. Si sa che ‘ogni scarrafone è bello a mamma soja’, ma ve ne renderete conto. Ilaria riserverà grandi sorprese per tutti, sarà una grande sorpresa per la maggioranza”.

 

 

 

Roberto Salis ha poi proseguito, spiegando di non essere il portavoce della figlia: “Io ieri in diretta televisiva, nell'assalto che abbiamo subito dai giornalisti sotto casa, mi sono dimesso irrevocabilmente dal ruolo di portavoce di Ilaria e da candidato contro terzi. È stata una esperienza bellissima, ma adesso deve parlare Ilaria. Cosa vuole fare Ilaria dovete chiederlo a lei, credo che nei prossimi giorni inizierà la sua campagna di comunicazione nel ruolo che le compete”. L’accusa, solo sospesa, che pende su Ilaria Salis è quella di far parte di un’associazione criminale e di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di tre militanti di estrema destra, lo scorso 11 febbraio 2023 a Budapest.