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Otto e mezzo, Santoro e la rissa in Parlamento: "Test anti-droga"

Roberto Tortora


La rissa alla Camera, da saloon del Far West, ha fatto il giro del mondo. I principali coinvolti, l’onorevole Donno e l’onorevole Iezzi, in mezzo a tutti gli altri facinorosi, si sono resi protagonisti di atti inqualificabili.

Donno sembra aver riportato le conseguenze peggiori, colpito più volte e finito in ospedale su una sedia a rotelle. Ora il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dovrà acquisire le immagini e verificare le responsabilità, per prendere seri provvedimenti. Di questo episodio, inevitabilmente, si discute anche a Otto e Mezzo, il talk di La7 che segue il tg di Mentana e approfondisce i temi di politica e attualità.

 

 

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La conduttrice, Lilli Gruber, chiede all’ospite Michele Santoro una riflessione su quanto accaduto: “Le opposizioni parlano di violenza, squadrismo. Mollicone di FdI parla di sceneggiata, la Lega dice che l'aggressore è Donno su Calderoli. Siamo davanti a cosa, normale dialettica parlamentare o c'è qualcosa di diverso?”.

 

 

 

Santoro è molto duro sull’accaduto: “Per me la cosa più grave è la dichiarazione di Molinari della Lega, riducendo ciò che è successo a una normale prassi parlamentare. Ovviamente ciò che abbiamo visto è qualcosa di indecoroso, che contrasta con quanto prescrive la nostra Costituzione per il comportamento dei rappresentanti del popolo. A prescindere dalla gravità delle ferite - che dovremo appurare nei prossimi giorni - è il gesto dell'aggressione che si qualifica da sé. Che l'abbiano colpito o meno, si sono scagliati con quella violenza ed è una cosa inaccettabile. Non dovrebbe essere ridotta a una questione di parte, di opposizione o di governo, dovrebbe esserci un'autorità anche del Parlamento – spiega il promotore della lista Pace, Terra e Dignità - che intervenga in maniera molto dura".

"Persone come queste, che fanno questi gesti - conclude Santoro -, dovrebbero essere cacciate dall'aula per un periodo molto lungo e sottoposte anche ad un test anti-droga, perché ci sono dei comportamenti che francamente non sono comprensibili. Non c'è stata una provocazione così forte da giustificare questa reazione, che sarebbe ingiustificabile comunque. Nessun atteggiamento inconsulto che ne deriva, niente di tutto questo, per cui un test anti-droga a tutti i partecipanti lo farei, anche per la sicurezza della collettività, anche per essere tranquilli che la prossima volta vanno in parlamento con maggiore senso dell'equilibrio”.

Otto e mezzo, guarda qui il video di Michele Santoro