Il caso

Roberto Saviano passa agli insulti: "Il governo più ignorante della Storia d'Italia"

Non accetta l'esclusione. E così Roberto Saviano che in questa edizione della Buchmesse, la fiera del Libro di Francoforte, non sarà presente, usa l'occasione per spargere veleno sul governo e passare agli insulti. Prima l'attacco gratuito: "Credo che volessero mandare un messaggio: chi si comporta come lui non viene con noi e non avrà risorse, spazi e protezione", afferma in un'intervista a La Stampa.

Poi si loda da solo e attacca l'esecutivo: "Mi inorgoglisce. Sono fiero di non essere stato invitato da quello che ritengo il più ignorante governo della Storia italiana. E mi fa sorridere quanto siano inefficaci questi ostracismi: più censurano e bloccano, più la società culturale e civile si fa sentire, e va dalla parte opposta agli schemini punitivi e alle azioni di rivalsa".

A questo punto, come al solito, identifica il suo nemico, Mauro Mazza che coordina la delegazione italiana alla Buchmesse. Mazza è stato chiaro: "Abbiamo invitato scrittori con contenuti integralmente originali". Una casistica in cui non rientra Saviano.E qui lo scrittore sbotta: "Sono banali scuse, servono a velare malamente il messaggio, del resto chiaro: fate i bravi e sarete parte della banda. Per questo sono profondamente grato a Paolo Giordano, che non sarà a Francoforte e lo ha deciso tempo fa, per diverse ragioni, immaginando anche che ci sarebbe stata una "selezione" a mio svantaggio. Criteri? Mauro Mazza non ha le competenze per decidere e capire quali scrittori invitare all'evento editoriale più importante del mondo. Fa solo scelte politiche". Infine non ce la fa, dà spazio alla sua vanità: "In Germania i miei libri hanno seguito, in alcuni casi quello tedesco è stato il mio primo mercato. E infatti, subito dopo l'annuncio del programma, ho ricevuto l'invito per i giorni di Francoforte da librai, traduttori, editori. Sono stato letteralmente bombardato".