Pernacchie
Tagadà, Fittipaldi sbrocca per "quella str*** della Meloni": "Livello basso, mi vergogno"
"Presidente De Luca, quella str***za della Meloni": le parole con cui la premier ha salutato il governatore campano nel corso della sua visita a Caivano stanno facendo discutere parecchio, soprattutto a sinistra. Ne ha parlato anche Emiliano Fittipaldi a Tagadà, nello studio di Tiziana Panella a La7. "Lei dice quello che ha detto perché due mesi fa in un audio rubato e poi pubblicato, De Luca, quando era in Transatlantico, replicando a un attacco molto duro che Meloni aveva fatto sulla sua manifestazione per l'autonomia differenziata - aveva detto: invece di manifestare, De Luca pensi a lavorare - aveva utilizzato la stessa espressione offensiva", ha ricostruito il giornalista.
Fittipaldi, poi, ha detto la sua, non risparmiando critiche né a De Luca né alla Meloni: "Lei si è conservata questa risposta, secondo me molto ben studiata dallo staff della comunicazione. Io da cittadino campano mi sono vergognato di essere rappresentato da De Luca due mesi fa, oggi da cittadino italiano mi vergogno che una presidente del Consiglio utilizzi un'espressione di questo tipo con una persona che chiaramente ha sbagliato, e in chiaro questa volta, perché lei sapeva benissimo che le telecamere la stavano riprendendo. E quindi ha voluto utilizzare quest'espressione".
Qui l'intervento di Fittipaldi a Tagadà
Il direttore del quotidiano Domani, infine, ha chiosato con parole al veleno: "Stiamo parlando di un livello politico e di interlocuzione così basso, così disdicevole... Pensate all'estero cosa possono pensare di una cosa del genere. La Meloni sta lasciando ogni profilo istituzionale che pur gli imporrebbe la carica che ha. Io mi indigno, non sorrido, mi vergogno".
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