Gelo

Scanzi insulta la Castelli: "Che fine farai dopo il voto", Gruber in imbarazzo

Claudio Brigliadori

Castelli, scansati. Anzi, Scanzati. Botte da orbi a Otto e mezzo, su La7, tra Laura Castelli e Andrea Scanzi all'ombra dell'ultimo sondaggio pubblicabile prima delle europee. Una resa dei conti tanto virulenta quanto inattesa.

Ad accendere la miccia è il giornalista del Fatto, che dopo qualche convenevole di rito colpisce dritto per dritto l’ex sottosegretaria grillina, oggi candidata a Strasburgo con la lista Libertà di Cateno De Luca. «Io la ricordo essere stata grande 5 Stelle, poi Dimaiana, poi Draghiana, oggi CatenoDeluchiana... Io l’ho visto il vostro manifesto, dentro il simbolo ce ne sono 19, sembra il bar di Guerre stellari».

 

 

 

«Questa si chiama democrazia, la democrazia di chi non vuole restare da solo all'angolo», ribatte la Castelli in studio. Scanzi in collegamento è un Caterpillar: «La democrazia è anche far parlare gli altri, non la stimavo da deputata 5 stelle e neanche adesso».

 

 

 

«Me ne farò una ragione», replica l’ex deputata. «Si figuri io. La Libertà li avete visti? Ci sono gli agricoltori, i pensionati, gli ambulanti, il popolo veneto, c’è Italexit...», snocciola Scanzi sprezzante. «Devi portare rispetto!», protesta ancora la Castelli. «Si rilassi, lei il 4% non lo vede neanche con il binocolo e continuerà a essere una parvenu della politica. Non diventerà una europarlamentare e sarà una delle poche buone notizie delle prossime elezioni». L’ex pentastellata si chiude a riccio: «Oggi sono la mamma di un bambino di 2 anni, faccio il mio lavoro, la consulente, questa lista ha dentro mondi importanti che io pretendo non vengano infangati». «Non ho stima dei complottisti no vax o dell’oscurantismo di Adinolfi», conclude la penna del Fatto. «Forse Scanzi voleva dire che siete un po’ eterogenei», prova a glissare la Gruber. Troppo tardi.

 

Guarda qui il video di Otto e mezzo