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Otto e mezzo, insulti tra Scanzi e la Castelli: "Sai che fine fai?", "Porta rispetto"

"Non la stimavo da deputata 5 stelle e neanche adesso". Volano insulti a Otto e mezzo tra Andrea Scanzi e Laura Castelli. E dire che i due, fino a qualche tempo fa, sembravano dalla stessa parte della barricata. Evidentemente, però, anche nella galassia grillina non tutto era oro quel che luccicava.

A La7 Lilli Gruber mostra a Scanzi gli ultimi sondaggi sulle elezioni europee, ormai imminenti, prima del blackout delle ultime due settimane di campagna elettorale, e il giornalista del Fatto Quotidiano, in collegamento, picchia durissimo contro l'ex sottosegretaria all'Economia del Movimento 5 Stelle oggi candidata a Strasburgo con la lista Libertà di Cateno De Luca.

"Il sondaggio mi stupisce poco - premette Scanzi -. Nelle ultime elezioni europee furono premiati i partiti che erano al governo. Nel 2014 stravinse il Pd, nel 2019 stravinse Salvini". "Ma poi crollarono", lo avverte Italo Bocchino in studio. "Lo stesso potrebbe accadere a Giorgia Meloni eh - replica Scanzi -, ma credo che Fratelli d'Italia possa superare il 30 per cento".

 

 

 

"Sarà deludente il risultato della Lega e del Movimento 5 Stelle - prosegue il giornalista del Fatto -, sono molto curioso di capire se supereranno il 4% figure come Calenda, Renzi e Fratoianni. A proposito di chi sta tra il 2 e il 5%, la lista-caravanserraglio della Castelli, che io ricordo essere stata grande 5 Stelle, poi Dimaiana, poi Draghiana, oggi CatenoDeluchiana... Io l'ho visto il manifesto, basta guardare il simbolo: dentro ce ne sono 19, sembra il bar di Guerre stellari".

"No questa si chiama democrazia, la democrazia di chi non vuole restare da solo all'angolo", ribatte la Castelli. "La democrazia è anche far parlare gli altri, non la stimavo da deputata 5 stelle e neanche adesso", alza i toni Scanzi. "Me ne farò una ragione", "Si figuri io. La Libertà li avete visti? Ci sono gli agricoltori, i pensionati, gli ambulanti, il popolo veneto, c'è Italexit...".

 

 

 

"Devi portare rispetto!", protesta la Castelli. "Si rilassi, lei il 4% non lo vede neanche con il binocolo e continuerà a essere una parvenu della politica. Sono sicuro che la Castelli non diventerà un europarlamentare e sarà una delle poche buone notizie delle prossime elezioni". "Oggi sono la mamma di un bambino di 2 anni, faccio il mio lavoro, la consulente, questa lista ha dentro mondi importanti che io pretendo non vengano infangati". Ma Scanzi prosegue con le badilate: "Non ho nessuna stima dei complottisti no vax o dell'oscurantismo di Adinolfi".

"Forse Scanzi voleva dire che siete un po' eterogenei", prova a glissare la Gruber. "Siamo gli unici che hanno fatto un programma di 20 punti - rivendica con orgoglio la Castelli -, c'è un sistema che ci vorrebbe divisi invece quelli sono temi importanti". E Massimo Giannini, accanto a lei, ascolta un po' perplesso. 

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