Caso-Forti

Zona Bianca, Capezzone smonta Donno del M5s: "Se ci fosse un'opposizione normale..."

Roberto Tortora

Il rientro in Italia di Chico Forti l’accoglienza all’aeroporto di Pratica di Mare da parte del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha scatenato pareri tra i più disparati e, come sempre, si fa polemica tra maggioranza e opposizione. Se ne discute, in particolare, a Zona Bianca, programma di approfondimento politico e sociale, condotto da Giuseppe Brindisi su Rete 4.

Per primo interviene Leonardo Donno, Portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, che striglia il governo sulla politica internazionale in generale: “Non si può dire che si è dei fenomeni nella politica internazionale strumentalizzando qualcosa che non è politico, ma è una cosa giusta da fare e che tutti i governi, indipendentemente dal colore politico, dovevano fare. Noi stiamo facendo anche i complimenti al governo e al corpo diplomatico, ma non vuol dire diventare dei fenomeni, perché la Meloni, il governo Meloni sta collezionando una serie di fallimenti a livello internazionale e purtroppo è sotto gli occhi di tutti”.

 

 

 

Riporta su binari di maggior pacatezza il direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone: "Io penso che tanti telespettatori, tante persone normali, condividano lo stupore dello zio di Chico Forti. Che cosa ci ha detto? Ci ha posto il quesito sul perché bisogna litigare sempre su tutto, cosa ci sarebbe stato di strano se degli esponenti di un'opposizione normale, in un Paese normale, avessero detto ‘va bene noi siamo oppositori della Meloni, non ci piacciono altre cose, però questa è una cosa buona per l'Italia?’”.

 

 

 

Mirella Serri, giornalista e scrittrice, si concentra sul ruolo del premier, a suo dire inopportuno in questa vicenda: “Sono perfettamente d'accordo che lui sconti la sua pena, dal punto di vista umanitario, nelle migliori condizioni possibili e questo farà. Però non ho trovato per nulla, ma dico per nulla opportuno, non per Chico Forti, ma per il suo ruolo, cioè il ruolo della nostra premier, Giorgia Meloni, che lei lo andasse ad accogliere all'aeroporto di Pratica di Mare. È una cosa che, in linea di massima, si fa quando tornano degli ostaggi che, grazie al nostro corpo diplomatico, grazie al ministero degli esteri, siamo riusciti a riscattare. Invece, lei è andata ad accoglierlo, in questa personalizzazione della battaglia politica per le europee anche il caso Chico Forti è rientrato, perché Giorgia Meloni - lo si vede anche addirittura dal linguaggio del corpo, dalla sua postura, dalla tensione affettuosa con cui lo accoglie - lo esibisce come un trofeo, un trofeo della sua politica a livello internazionale, che in realtà non ha nessun grande successo”.