Furbetti
DiMartedì, Storace inchioda Lucia Annunziata: "Ha riscoperto una certa verginità"
Ha fatto e sta facendo molto discutere la discesa in campo di Lucia Annunziata, ex-giornalista Rai e ora candidata del Partito Democratico alle prossime elezioni per il Parlamento europeo nella circoscrizione dell’Italia Meridionale che comprende anche la regione Campania.
Di questa decisione si parla anche a DiMartedì, programma di approfondimento politico di La7, condotto ogni martedì sera da Giovanni Floris. In studio, tra gli ospiti, c’è Francesco Storace, ex-presidente della Regione Lazio dal 15 maggio 2000 al 2 maggio 2005 ed ex-ministro della Salute nel terzo governo Berlusconi.
Storace parla di un mercato della politica, che coinvolge chiunque e che non consente a nessuno di fare la morale: “Ho sentito l'intervista a Lucia Annunziata, con grande candore ha riscoperto una certa verginità. Io quando me ne sono andato dalla Rai ho detto che non mi candidavo e poi… cosa è successo per candidarla? Chi ha costretto chi a candidare Lucia Annunziata, allora anche lì c'è un mercato, non è vero che la politica è zozza e gli altri sono puliti, qui c'è un lerciume incredibile come diceva anche Magliaro. Lucia Annunziata, fin quando c’è stata, ha fatto come le pareva in Rai”.
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Dura la replica di Anna Falcone, attivista e docente all’Università Roma Tre: “Non mi pare che Lucia Annunziata abbia dato motivo di disonore nella sua carriera. Ha fatto la giornalista e lo ha fatto anche molto bene, la Rai ha avuto amministrazioni di destra e sinistra e la Annunziata è stata costretta ad andar via solo adesso. È stata sempre riconfermata prima”.
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Dopo l’addio alla Rai dello scorso maggio, a poche ore di distanza dalle nuove nomine dei vertici dei tg di viale Mazzini, la Annunziata aveva annunciato che “mai e poi mai” si sarebbe candidata alle europee. Nell’occasione, motivò così il suo addio alla tv di Stato: “Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale – c’era scritto nella lettera di “dimissioni irrevocabili” – giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni”.
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