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L'aria che tira, Laura Tecce: "Sono trans-femministe, basta guardarle". Caos in studio

"Anche la ministra Roccella, come il presidente Pertini, ha fatto salire sul palco la studentessa. Che poi studentessa, sono trans-femministe, basta guardarle". Laura Tecce commenta con un certo sprezzo quanto accaduto giovedì a Roma agli Stati generali della Natalità, con la ministra della Famiglia Eugenia Roccella costretta ad abbandonare il palco. E in studio a L'aria che tira, su La7, si scatena il putiferio.

"Basta guardarle che significa?", contesta sorridendo David Parenzo. "Anche io sono trans-femminista - sottolinea ben più piccata Angela Azzaro, giornalista dell'HuffingtonPost - cos'ho? Anche io mi definisco così, è razzismo". "Si vede che sono appartenenti a questo gruppo ideologico", precisa la Tecce. "Ma è offensivo inquadrare ognuno di noi in base ai caratteri somatici", protesta ancora la collega.

 

 

 

"Io non ho offeso nessuno - ribatte la Tecce -, dov'è l'offesa? Si vede chiaramente dal loro modo di presentarsi che sono trans-femministe". "E' come dire 'guarda che razza di faccia hanno queste'", è la traduzione di Parenzo.

 

 

 

"Non ho detto questo, questo l'hai detto tu. Quando ci si presenta in pubblico l'immagine è un linguaggio. Anche la Roccella ha fatto salire sul palco la ragazza - riprende il filo del ragionamento la Tecce -, la ragazza ha letto un comunicato e forse non è in grado di opporre una antitesi rispetto alla tesi della ministra, che non sappiamo cosa avrebbe voluto dire visto che le è stato impedito. La protesta deve sempre dar modo all'altro interlocutore di poter parlare. Come dice il pensiero liberale: io mi batterò affinché tu possa esprimere la tua opinione anche se è lontanissima dalla mia". 

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