Niente piazza
25 aprile, il generale Vannacci sfida la sinistra: dove va a "festeggiare"
Non sarà in nessuna piazza il 25 aprile, né tanto meno parteciperà ai riti per celebrare la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Il generale Roberto Vannacci andrà "al mare con le mie figlie".
Lo ha annunciato lui stesso presentando il suo secondo libro, “Il coraggio vince”, al centro feste Ca’Nova di Medicina tra Imola e Bologna. Qui la presenza del generale, racconta Silvia Bignami su Repubblica, è stata contestata al canto di Bella Ciao da Anpi e Pd, mentre una decina di contestatori indiganti lo aspettava fuori dal salone delle feste. Anche perché il capannone dove si è svolta la presentazione del libro è la casa del Pd locale. La destra, si legge su Repubblica, ha espugnato chiedendo la sala per un non meglio precisato “evento culturale”. I compagni ci sono cascati e poi si sono infuriati, ma era già troppo tardi.
Leggi anche: Belve, Salvini su Vannacci: "Ci stiamo ragionando, ma non condivido parole su omosessuali"
Lo show di Vannacci si è svolto davanti a circa duecento simpatizzanti, con in prima fila l’ex deputato di An Enzo Raisi e lo stato maggiore della Lega nonostante il generale non abbia ancora sciolto la riserva sulla sua candidatura europea. "Se mi dichiaro antifascista?", ha esordito Vannacci, "no, perché non ha senso. È solo un pretesto fazioso per continuare a dividere la società su cose che sono successe ottanta anni fa". Poi ribadisce: "Non mi dichiaro antifascista. E non accetto che vengano a dare patenti. Che mi si dica: tu ti sei dichiarato antifascista e allora puoi entrare in questo centro sociale o fare questa iniziativa. Rientra nelle tecniche della censura morale. Piuttosto", attacca il generale Vannacci, "mi dispiace che chi protesta non venga qui a dialogare". Fuori, a proteggerlo, c'erano diverse auto e un cellulare dei carabinieri.
Il generale si dichiara poi "vittima di censura" sdrammatizzando sul monologo di Scurati oscurato da viale Mazzini. "Non so come funziona in Rai quindi non so dire cosa sia successo. Mi sembra strano si tratti di censura, perché gli antifascisti hanno tutte le piazze, a che serve censurare un minuto di monologo? Non avrebbe senso, ma", aggiunge, "se è successo è gravissimo. Io del resto di censura ne so qualcosa. Alle mie iniziative c’è sempre uno schieramento di forze. Anche qui hanno minacciato di mettere tutti i manifesti dell’Anpi per non farci venire".
Vannacci, riporta Silvia Bignami, ha parlato alla platea per un’ora abbondante durante la quale ha tirato fuori un'altra perla che farà discutere. "Guardatevi", ha detto il generale, "c’è una somiglianza somatica tra voi. C’è chi è più o meno abbronzato, ma le caratteristiche somatiche degli italiani sono le stesse. Una persona di colore qui dentro avrebbe altre caratteristiche. Non neghiamo le diversità". Perfino Raisi ha storto il naso.