Piccoli schermi
Chiara Ferragni da Fabio Fazio, l'operazione "pulcino bagnato" è riuscita a metà
Tra quei milioni di persone raccolte davanti alla tv per indugiare sul lacrimoso e omertoso racconto di Chiara Ferragni da Fabio Fazio c’ero anche io. Le mie percezioni viaggiavano lungo due direttrici apparentemente confliggenti. Provavo tangibile imbarazzo, per lei e per la sua incapacità nel gestire il medium, la televisione, inadeguatezza che emergeva sin da come ha preso posto sulla poltroncina color panna. Già, altra caratura la tv rispetto a smartphone & social, binomio che incarna il non plus ultra del contenuto artefatto: non che la tv artefatta non sia - anzi -, ma il “ritenta sarai più fortunato” non si può reiterare all’infinito. Lì sei e lì stai. Hic et nunc.
Ma pur provando imbarazzo, tra non-domande, non-risposte, smorfie e nonostante lo sconfortante siparietto sul kleenex che «nel caso lo ho già», andavo convincendomi del fatto che avesse ragione lei. Almeno in parte. Mi spiego: i giornalisti, teoricamente, sono corazzati contro le pappette. E un bel po’ a pappetta quanto visto a Che tempo che fa assomigliava. Eppure nel fluire della diretta Chiara Ferragni mi appariva sempre più pulcino bagnato, quando si è alzata per congedarsi quasi fradicio. Certo, un ruolo lo ha giocato la prossemica in un contesto per lei irrituale. Altrettanto certo, l’indugiare in primo piano delle telecamere sul volto restituiva un’immagine della Ferragni meno perfetta rispetto a quella che domina su Instagram.
Il punto è che la corazza contro le pappette, nonostante i dubbi che tutt’ora restano, era stata trafitta in un qualche suo punto debole. Chiara Ferragni mi è apparsa ingenua, non molto onesta ma fragile, azzarderei meno “colpevole” rispetto a quanto il mio residuale giudizio la avesse ritenuta “colpevole” prima della calata da Fabio Fazio. Il sospetto è che l’operazione sia riuscita (frase, quest’ultima, che rivela il pregiudizio negativo dello scrivente sulla ragazza e sull’ospitata stessa).
NUMERI NEGATIVI
Sospetti e illazioni le abbiamo sottoposte a chi su questo tipo di “pratiche” ragiona in modo strutturato e con metodo scientifico. E il dato, fragoroso, è che da un punto di vista social l’operazione-Ferragni da Fazio è stata semplicemente un disastro. L’analisi di arcadiacom.it realtiva all’istant mood registrato sui social nel loro complesso è chiarissima: l’85,3% si è espresso con toni negativi, solo il 14,7% in termini positivi (si tratta del cosiddetto sentiment relativo alla giornata di domenica e fino alle 9 del mattino di ieri).
Ancora, su Instagram Chiara nel medesimo arco temporale perdeva 365 seguaci. E il quadro complessivo è ancor peggiore rispetto a quello fotografato dalle ultime cifre. Domenico Giordano, data analyst di arcadiacom.it, ci spiega che nei giorni precedenti all'intervista «il dato positivo su Chiara Ferragni era maggiore, più strutturato». Certo, il tutto in un contesto in cui «da settimane gli utenti sui social si relazionano alla Ferragni con netta prevalenza in modo negativo» (vedere i commenti sulla sua pagina riaperti proprio ieri dopo l’ospitata in tv). L’intervista su Nove ha peggiorato la situazione perché «è stata letta come una manovra di recupero, la ha penalizzata perché percepita come strumentale. La forza della narrazione dei Ferragnez era il racconto quotidiano, quest'intervista era stata annunciata due settimane prima, togliendo autenticità all’operazione». Chiara, inoltre, paga anche la rottura con Fedez: «In dieci giorni, da quando il rapper ha lasciato casa, Ferragni ha perso 22mila follower».
Ma la percezione di Chiara Ferragni in versione “pulcino bagnato”, al netto dei social (circostanza non da poco, essendo il di lei regno elettivo), trova un qualche fondamento. «L’operazione è riuscita a metà», riprende Giordano. Se da un punto vista social è stata un fiasco, l’aspetto per lei positivo è che «pur non essendo riuscita a rimodulare il sentiment negativo ha recuperato dei margini di credibilità. Questo grazie anche alla narrazione reputazionale dell’intervistatore». Scegliere Fazio come interlocutore, dunque, è stata una scelta vincente. E il fatto che Chiara Ferragni dopo tutto quel che è stato dal pandoro in giù abbia «recuperato dei margini di credibilità», oggi come oggi, potrebbe essere un risultato non trascurabile.