L'oppositore dello Zar
Nevzorov, il dissidente russo accusa: "Opinionisti italiani pagati da Putin. Sappiamo chi sono"
Alexander Nevzorov, giornalista e deputato della Duma dal 1993 al 2007, in esilio in Italia con la moglie Lidia, è sotto protezione, dopo aver lasciato Mosca il 22 marzo 2022 per essersi opposto alla guerra in Ucraina. "La Russia ora va verso una direzione terribile e la situazione peggiora sempre di più. Tutti hanno talmente paura dello Stato e la repressione è talmente forte che niente si muove", si sfoga in una intervista a Il Corriere della Sera. "È più facile che il cambiamento arrivi da fuori e grazie alla pressione economica".
E la vedova di Navalny, Yulia Navalnaya, non potrà fare molto, "temo che i follower e i telefonini non bastino per tirare giù un dittatore. Si può arrivare al Cremlino ma ci vuole di più. Anche la forza se necessario", dice Nevzorov. Anche perché l'ultimo discorso di Putin è stato "agghiacciante. Non solo ha di fatto ammesso che ci sta portando alla catastrofe. Putin ha ricordato che chi non sosterrà la guerra in Ucraina verrà considerato 'agente straniero', passibile di prigione e tortura. Non ci sarà alcuna smobilitazione. Ha anche fatto un appello alle donne perché facciano più figli...".
Non solo. "Putin ha tanti soldi e da sempre compra sostenitori e follower, l’Italia è un Paese grande ed è un mercato importante per lui", avverte il giornalista russo. "Lo ha fatto anche in altri Stati europei, ha creato una vera e propria rete e ha pagato tantissimi opinionisti italiani perché dicano quello che vuole lui. È una pratica in atto da anni". Ma non fa nomi. "Non possiamo accusare qualcuno in particolare, ma sappiamo chi sono e vediamo il risultato".