Tempeste perfette
Chiara Ferragni, spunta il super-teste: le indiscrezioni dalla Procura
«Secondo lei io ho voglia di giocare sulla pelle dei miei figli?». Federico Lucia alias Fedez, placcato per strada dalle telecamere di Pomeriggio 5, dribbla le domande ma di fatto nega che la rottura con Chiara Ferragni sia una messa in scena e un’arma di distrazione di massa. La trasmissione di Myrta Merlino lo intercetta mentre va alle sfilate di moda milanesi, le stesse da cui la Ferragni, un tempo imperatrice, è bandita.
«Certo che vado alla sfilata di di Donatella Versace, è una mia grandissima amica e mi è molto vicina in questo momento...», taglia corto. «Era finita da tempo», avrebbe anche detto il rapper agli amici, come riportato dal settimanale Chi, «ora la mia unica preoccupazione è tutelare i nostri figli».
L’Italia è divisa tra i complotisti, che pensano che sia tutta una mossa mediatica per distogliere l’attenzione dalle grane giudiziarie della pseudo-beneficenza, e chi crede a tutto, anche a questo; è divisa anche tra “team Fedez” e “team Ferragni”. Il cantante ha lasciato il super attico appena comprato (da Chiara) dove vivevano tutti insieme come famiglia per rifugiarsi nella casa milanese che condivideva con la sua ex Giulia Valentina (sempre secondo Chi).
Due gli schieramenti, compatti. L’imprenditrice digitale è sostenuta dalla società di comunicazione Community, dallo studio legale Gianni Origoni, dalla mamma Marina Di Guardo, scrittrice di libri erotici e consigliera numero uno, e dalle sorelle Valentina e Francesca; lui appoggiato dalla super mamma-manager Tatiana e dalla nonna Luciana Violini, cartomante per hobby, che prevede il futuro (scrive Il Foglio): aveva previsto anche il “tradimento” dell’ex socio di Fedez Luis Sal. I protagonisti della saga sono tanti, abbiamo imparato a conoscerli bene attraverso Instagram e la monumentale serie The Ferragnez in due stagioni su Amazon Prime.
Il day-after è tutto un «la parte danneggiata è lui», «il patrimonio di Chiara è 26 volte tanto», «lei gli staccherà un assegno». Parlano tutti. Diego Della Valle difende l’influencer e la definisce «persona correttissima» negli affari, Fabrizio Corona la dà per finita e assicura: «Fedez sarebbe pronto a fare causa a Chiara chiedendo ben 100 milioni di euro per i danni d’immagine». In mezzo ci sono i due bambini più famosi d’Italia, Leone e Vittoria.
Chiara sta zitta. Pubblica solo un selfie con scritto “Ciao”. Con i suoi legali sta preparandosi per l’intervista - immaginiamo con domande insidiosissime - che Fabio Fazio le farà il 3 marzo su Nove a Che tempo che fa: è un appuntamento cruciale, cercherà di ripulire la sua immagine; Fedez, si mormora, parlerà in tv a Belve di Francesca Fagnani.
Le indagini per truffa aggravata a carico dell’imprenditrice ovviamente non si fermano per il gossip. Anzi. Un nuovo tema su cui potrebbe focalizzarsi la procura - riferisce l’Ansa - è la possibile verifica sui milioni di follower, quasi 30 in totale, che compaiono sul profilo Instagram dell’influencer. Analisi- allo stato un’ipotesi investigativa- utili per andare a vedere se siano presenti e in quale quantità, se possibile, follower “fake”, magari acquistati a pacchetti. Se si dovesse riuscire ad accertare uno scenario di questo tipo, infatti, gli inquirenti potrebbero fare valutazioni sui rapporti contrattuali tra l’influencer, che si è presentata con 30 milioni di utenti che la seguono, e le aziende controparti. Oltre che sul peso che la stessa imprenditrice ha quando vende un prodotto presentandosi con così tanti follower.
L’ “enfatizzazione” del fine caritatevole nella campagna promozionale sul pandoro Pink Christmas, ha scritto, ad esempio, la Procura generale della Cassazione, «amplificata dai mezzi di comunicazione» usati, come i social, ha indotto «in errore i consumatori», che hanno «ritenuto» di «contribuire alla finalità benefica», la «cui serietà era garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di follower». Nelle indagini sui presunti raggiri nelle vendite, poi, da quanto si è saputo, potrebbe essere ascoltato anche un testimone che viene ritenuto rilevante, una sorta di teste-chiave.